Avellino, eventi estivi a rischio. Si punta solo al concertone?

Avellinesi restano appesi ancora a un filo di speranza per gli eventi estivi

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Avellino.  

Mentre il commissario prefettizio Giuliana Perrotta continua a sbrogliare carte e analizzare conti e spese del Comune di Avellino, gli avellinesi restano appesi ancora a un filo di speranza per gli eventi estivi, quelli che da sempre hanno caratterizzato il mese di agosto in città.

E niente, all'orizzonte non si intravede alcunché. Luminarie, musica, bancarelle, fuochi, concertone, al momento restano solo un dolce ricordo.

Unica cosa certa è il cartellone degli eventi religiosi, organizzato come ogni anno dall’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione. Il 14 agosto si aprirà ufficialmente il triennio di preparazione al 60° anniversario dell’Incoronazione della Madonna, il 15 agosto è il giorno della tradizionale processione della Madonna Assunta che attraverserà le principali vie della città, accompagnata da migliaia di fedeli. Da quest’anno, l’uscita dalla Cattedrale è prevista alle ore 20.00.

Ma tornando ai conti e agli eventi estivi, qualcuno si ostina a credere che la commissaria, che sta cercando in tutti i modi di tenere Avellino fuori dal dissesto, vuole anche far rivivere agli avellinesi un agosto in un clima festivo, seppur di basso profilo. Magari puntando soltanto al concertone?

Il problema restano i debiti fuori bilancio. La commissaria in un'intervista rilasciata al Mattino è stata perentoria.

«Il grosso problema di questo Comune è rappresentato soprattutto dai debiti fuori bilancio, quelli che non sono coperti, che in alcuni casi ancora non sono ancora emersi e che derivano solitamente da un’amministrazione poco attenta, che non ha seguito bene richieste di risarcimento o determinati lavori che, nel tempo, si soni trasformati in contenziosi. Il riassestamento dei conti implica l’adozione nell’immediato di una serie di atti che non risolvono la questione finanziaria in toto, sarebbe impossibile reperire in poco tempo tutti i milioni che servono, ma che comunque denotano un’inversione di tendenza verso un percorso virtuoso che riguarda tutti. Ecco perché non possiamo finanziare più alcune feste o iniziative né riconoscere patrocini a go go».

Però di contro c'è chi sostiene che nonostante il clima di spending review si può organizzare qualche evento con i soli fondi deputati. L'ex consigliere comunale Pd, Ettore Iacovacci, sostiene che la Regione mette a disposizione fondi destinati proprio a questo tipo di eventi, i fondi Poc, e lancia un appello al commissario: “Non può bloccare una città, i fondi sono a disposizione delle amministrazioni ed è un peccato se non vengono spesi, quindi un cartellone in tono minore potrebbe essere realizzato, anche per far rivivere il commercio, quindi invito il commissario a prendere in esame questi fondi”.