Maria Concetta Conte è la nuova Direttrice Generale dell’Azienda Sanitaria Locale di Avellino. Questa mattina la presentazione alla Stampa. Già Direttore Sanitario della stessa Asl, la dottoressa Conte è pronta a guidare l'azienda sanitaria di via degli Imbimbo.
Medico, specialista in Igiene e Medicina Preventiva. Ha ricoperto ruoli di rilievo, dal Direttore Sanitario all’Asl di Benevento e all’Azienda Ospedaliera Moscati, fino a essere Subcommissario Sanitario dell’Asl Napoli 1, Conte sarà affiancata dalla dottoressa Emilia Anna Vozzella come Direttore Sanitario e dal dottor Gaetano Memoli come Direttore Amministrativo.
Centro per l'Autismo
Tra le priorità del nuovo manager, dopo 18 anni di attese, il centro per l'autismo. 800 le persone affette da autismo in provincia di Avellino e il nuovo manger è già al lavoro per rifare la gara annullata dal TAR, per rispettare le indicazioni giudiziarie e accelerare l’apertura. Incontrerà il commissario prefettizio del comune perrotta il manager Conte e in sinergia con il Comune, proprietario della struttura, è pronta per riavviare l'iter. «Il primo argomento da affrontare è certamente quello relativo al Centro per l’Autismo di Valle. Poiché la gara è stata annullata, intendiamo rivederla e rifarla in modo da ottemperare alle indicazioni del TAR, prendendo immediatamente contatto con il commissario, considerando che la struttura è di proprietà del Comune di Avellino, per accelerare i tempi rispetto all’apertura del centro».
Operatori interni e potenziamento degli ospedali
Sul fronte ospedaliero Conte riparte dagli operatori ospedalieri «coloro che conoscono meglio di chiunque altro i bisogni e le prospettive di sviluppo». Conte li incontrerà nei prossimi giorni per ascoltare idee e proposte, perché la sanità si costruisce dal basso, a partire da chi è in prima linea. «Nessuno, più degli operatori interni, può stabilire quali siano le linee di potenziamento dell’ospedale. Sono loro, infatti, che dovranno indicare, con l’aiuto del direttore sanitario, quali attività potenziare, innovare o introdurre». «Questa settimana passerò a fare un saluto insieme ai miei due direttori nei due ospedali e nei relativi distretti. Sarà un momento utile per aprire una discussione e raccogliere proposte concrete».
Sinergia con Moscati al primo posto per Conte: "Il Moscati è la nostra azienda ospedaliera; consentitemi, essendo io un’irpina, di considerarlo un punto di riferimento. È fondamentale che ci sia una collaborazione con il Moscati in termini di dimissioni protette e percorsi ospedale-territorio, in modo da ridurre il sovraffollamento ospedaliero. Alcune patologie che richiedono ricovero, infatti, possono spesso essere seguite in modo organico in ambulatorio». «Ci sono molti argomenti da affrontare con Germano Perito e abbiamo concordato di incontrarci molto presto».
La criticità del personale medico e le aree disagiate
Un nodo critico è il personale medico. Per mantenere l’efficienza servono circa settanta medici, un numero difficile da raggiungere, soprattutto per la carenza di medici di base. La situazione è aggravata da pensionamenti e da un ricambio che fatica a concretizzarsi, nonostante i concorsi banditi regolarmente e l’impegno a individuare e incentivare le zone disagiate. «Complessivamente, per mantenere l’efficienza, ci servono circa settanta medici tra ospedale e territorio». «C’è un’emergenza, soprattutto per le numerose pensioni e le zone scoperte, come ad agosto senza medico, e i corsi a termine non risolvono la situazione». «La Regione dovrebbe pubblicare l’elenco delle zone carenti tra agosto e settembre, sia in pediatria sia in medicina generale. Vedremo quali carenze saranno coperte; quelle scoperte saranno nuovamente oggetto di concorsi a tempo indeterminato». «Noi li bandiamo regolarmente, ma spesso non si presenta nessuno, come si può verificare sull’albo pretorio dell’Asl. È un problema continuo».
"Bisogna incentivare i nuovi medici"
In merito alle difficoltà nel reperire medici, la Direttrice ha commentato: «Ci sono molte difficoltà anche da parte dei camici bianchi. È un problema di mantenimento del personale. La nostra provincia ha 400.000 abitanti, mentre Napoli ne ha 3 milioni e Salerno 1 milione. Nei concorsi si presentano più candidati di Salerno o Napoli rispetto ad Avellino, quindi abbiamo meno medici. Inoltre, non è detto che i medici avellinesi vogliano restare qui: abbiamo avuto concorsi vinti da avellinesi che poi hanno scelto altre aziende».
