"Gli irpini, sono un popolo straordinario, gente a mio avviso umile e allo stesso tempo orgogliosa. Un territorio da difendere e salvaguardare con le unghie e con i denti. Ho avuto modo di imparare tanto da questa terra, dagli anziani e da coloro che non risultano visibili nel nostro spettro d'azione. Ed è qui che oggi lascio un pezzo del mio cuore, portando con me l'orgoglio del quale spero in futuro di poter esserne degno".
Si commuove prima di lasciare la guida del comando provinciale dei carabinieri di Avellino, il colonnello Domenico Albanese, stringendo tra le mani una biografia del venerabile Salvo D'Acquisto redatta da monsignor Gaetano Bonicelli e donata tutti coloro che hanno preso parte ad un momento di saluto, prima di lasciare il suo posto il prossimo 7 settembre al collega Angelo Zito, già pronto alla sfida che lo attende.
"C’è un legame storico, profondo tra questa terra meravigliosa e l’Arma dei carabinieri che risale a tanto tempo fa e che sicuramente si è rinsaldato nel periodo del terremoto, lo spartiacque vero della vita di questo territorio sotto ogni profilo".
Albanese ha salutato quelli che ha definito il suo team, ufficiali, comandanti, che rappresentano i militari di tutto il comando provinciale, modello di dedizione al cittadino, il prefetto che è la sintesi del pluralismo democratico in una provincia, la sua squadra, le altre forze di polizia, il faro illuminante rappresentato dalle procure e in un unico grande abbraccio tutte le componenti sociali, sindaci, commissari, rappresentanti delle imprese, scuola, ordini professionali, associazioni, volontari e non per ultimi gli operatori della comunicazione: "Grazie per il modo con cui avere raccontato la vita delle istituzioni e dei cittadini nel nostro territorio".
Albanese si congeda con queste parole prima di assumere il prestigioso incarico di capo ufficio allo Stato Maggiore del comando Generale, a Roma: "Leggere i silenzi dei cittadini in difficoltà. La cosa più bella che ho visto in questi due anni. Sono grato all’Irpinia. Non mi sono mai sentito solo o meglio, non ci siamo mai sentiti soli".
