Hanno sfilato per le vie della città da borgo Ferrovia fino alla villa Comunale di Avellino. E' stata un successo la terza edizione della pedalata organizzata da Avbike womaner dire no alla violenza di genere.
Il coraggio di denunciare al centro dell'iniziativa realizzata grazie al supporto della polizia municipale e agenti della polstrada che hanno scortato il corteo per le vie della città.
Emilia: dovete denunciare
Emilia Falciano ha invitato le donne ad avere «il coraggio di denunciare», ricordando che non sono sole e che cambiare vita è possibile. È un richiamo alla speranza, ma anche alla responsabilità di chi osserva senza intervenire: ognuno può fare la propria parte, in famiglia come a scuola.
No alla violenza, serve più cultura
Per il delegato provinciale del Coni, Giuseppe Saviano, la chiave resta l’educazione: «Gli stereotipi vanno spezzati partendo dai banchi. Lo sport, che chiede impegno e sacrificio, deve essere strumento di rispetto e inclusione». Il comandante della Guardia di Finanza, Leonardo Erre, ha legato la fatica della pedalata al senso del rispetto: «Lo sport insegna, e qui si unisce alla battaglia contro la violenza». Con la Prefettura, ha ricordato, prosegue un lavoro di repressione e sensibilizzazione, soprattutto nelle scuole.
La necessità di azioni incisive
Le parole più dure sono arrivate dalla consigliera regionale di parità, Mimma Lomazzo. Davanti ai casi più recenti, ha denunciato come «la cultura patriarcale stia crescendo, diventando più sofisticata e difficile da contrastare». Per questo, ha aggiunto, non bastano i centri antiviolenza o le case rifugio: servono misure più incisive, soprattutto per rendere le donne autonome sul piano economico. «Per liberarle davvero dalla violenza – ha detto – bisogna dar loro gli strumenti per non dipendere da nessuno».
