Nella giornata di ieri una delegazione di undici sindaci di Irpinia e Sannio (Ariano Irpino, Solofra, Pietradefusi, Calitri, Montoro, Atripalda, Conza della Campania, San Potito Ultra, Mercogliano, San Giorgio del Sannio, Montefredane) insieme a una rappresentanza del Comitato “Uniamoci per l’Acqua” è stata ricevuta a Roma dal sottosegretario alle Infrastrutture Tullio Ferrante per affrontare la crisi idrica che da mesi colpisce i nostri territori.
L’incontro, svolto davanti alla sede del Ministero, è arrivato dopo l’appello del sindaco di Ariano, Enrico Franza, che aveva sollecitato un sit-in a Montecitorio: all’appello avevano aderito inizialmente 19 sindaci su 183.
"Nella serata di ieri il sit-in è stato annullato - spiega il comitato Uniamoci per l'acqua - e sostituito dall’appuntamento al MIT delle 12.30.
Prima del confronto con il Governo, il Comitato “Uniamoci per l’Acqua” ha invitato i sindaci presenti a considerare questa giornata come l’avvio di un percorso strutturato, proponendo la convocazione di una assemblea plenaria di tutti i primi cittadini per definire una piattaforma condivisa da portare al Governo e alla Regione.
I punti indicati dal comitato riguardano:
Un piano straordinario di finanziamenti nazionali per il rifacimento delle reti interne e la digitalizzazione dei sistemi di misura e controllo.
La difesa della gestione pubblica del servizio idrico, evitando che l’eventuale commissariamento apra la strada a privatizzazioni dirette o indirette.
La previsione che ogni forma di struttura commissariale sia a termine, con obiettivi e tempi certi.
Nel corso dell’incontro il sindaco di Ariano Irpino Enrico Franza ha sottolineato che l’emergenza idrica ha assunto una dimensione sovracomunale e regionale, e che gli strumenti ordinari di programmazione degli ultimi trent’anni non hanno garantito il diritto all’acqua potabile per i cittadini. I sindaci hanno quindi chiesto l’istituzione di un fondo economico-finanziario dedicato alle reti e di una struttura commissariale con poteri straordinari per accelerare progettazione e cantieri.
Gli interventi dei sindaci di Solofra e Montoro hanno richiamato la situazione critica delle falde inquinate, mentre il sindaco di Pietradefusi, Musto, ha posto l’accento sulle difficoltà tecnico-organizzative di Alto Calore Servizi, con fondi fermi da anni e una esposizione debitoria tale da impedire il rafforzamento della struttura.
A nome del Comitato “Uniamoci per l’Acqua” è stato ricordato che nuove risorse di approvvigionamento, come quelle legate alla diga di Campolattaro, rischiano di essere vanificate da una dispersione che in alcune aree raggiunge il 60–70%. Il Comitato ha richiamato l’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Parlamento nel 2024, che riconosce la necessità di intervenire sulle reti interne di Irpinia e Sannio, chiedendo che tale indirizzo trovi finalmente concreta attuazione con stanziamenti dedicati già nella prossima legge di bilancio.
Il sottosegretario Ferrante ha illustrato gli strumenti finanziari disponibili – il piano nazionale per le infrastrutture idriche e i fondi FSC – manifestando disponibilità a valutare progetti già cantierabili e ad avviare una cabina di regia con Regione Campania e Comuni per approfondire le singole criticità.
Come Comitato riteniamo positivo il fatto che la crisi idrica di Irpinia e Sannio sia stata portata direttamente all’attenzione del Governo e che si sia aperta la prospettiva di un tavolo congiunto tra Ministero, Regione e amministrazioni locali. Allo stesso tempo, sottolineiamo che al momento non sono stati assunti impegni vincolanti né su risorse specifiche per le reti, né su tempi e modalità di convocazione del tavolo tecnico.
Per questo chiediamo che:
Siano fissate date precise per l’attivazione della cabina di regia:
la Regione Campania e il Governo individuino stanziamenti dedicati per il rifacimento delle reti interne, dando piena attuazione all’ordine del giorno parlamentare già approvato.
Tutti i sindaci dei 183 Comuni serviti da Alto Calore e dagli altri gestori pubblici partecipino a una assemblea plenaria per definire una posizione comune a difesa del diritto all’acqua e della gestione pubblica.
Il Comitato “Uniamoci per l’Acqua” continuerà a seguire passo passo l’evoluzione di questo percorso, al fianco dei cittadini e delle amministrazioni che vorranno assumersi fino in fondo la responsabilità di garantire acqua potabile, continua e di qualità alle nostre comunità".
