di Paola Iandolo
Il "protocollo adozione" in Italia descrive l'iter legale e burocratico per adottare un minore, dalla domanda al Tribunale per i Minorenni, passando per la valutazione di idoneità dei servizi sociali, l'affido preadottivo e la sentenza finale, gestito dalla Commissione Adozioni internazionali per l'adozione internazionale. "All'Asl di Avellino, il polo adozione ha svolto un lavoro per far si che l'intera azienda sanitaria e l'intero territorio potesse aver un protocollo unico nell'iter di adozione, con lo stesso numero di incontri e mettendo a disposizione delle famiglie adottive degli strumenti anche dopo l'adozione". A presentarlo la dottoressa Annunziata Borrelli con una tavola rotonda che iniziata stamattina alle 9 e si è conclusa alle 14 dopo la testimonianza di alcune famiglie adottive.
Dalla tavola rotonda è emerso che le adozioni sono in forte calo. C'è un forte rallentamento delle adozioni anche internazionali con bambini al di sotto dei tre anni. Nel 2024 492 famiglie hanno avviato l'iter di adozione sul territorio nazionale. "In Irpinia sono una cinquantina le richieste di adozione sia nazionali che internazionali e le famiglie restano molto legate al gruppo integrato di lavoro - (il Gil) che si trova nel polo adozione - per un supporto anche dopo l'adozione con sostegno e guida e per ridurre i fallimenti. Al momento i fallimenti post adozioni sono stati ridotti intorno al 20 per centro, ma grazie a questo nuovo e unico protocollo avvieremo un'analisi più accurata per verificare se riusciamo a ridurre ulteriormente i fallimenti".
I saluti isitituzionali sono stati affidati alla dottoressa Emilia Anna Vozzella direttore sanitario dell'Asl di Avellino e al dottore Armando Pirone direttore Distretto Sanitario Asl di Avellino. I lavori sono stati affidati all dottore Massimo Santoro che ha affrontato gli aspetti delle adozioni internazionali e special Needs, alla dottoressa Annunziata Borrelli che ha illustrato il modello operativo condiviso, gli aspetti giuridici attuali dell'affido e dell'adozione sono stati curati dall'avvocato Quirino Iorio, la vigilanza professionale per tutelare il benessere del minore sono stati affrontati dalla dottoressa Gabriella Ruggiero. Ad approfondire il ruolo dell'assistente sociale nelle famiglie, sul territorio e nei servizi sanitari la dottoressa Adelaide Ricciardi. Il ruolo del medico di famiglia com epunto di ascolto, mediazione e accompagnamento è stato analizzato dal dottore Michele Ciasullo. Gli aspetti dell'adozione legati agli ambienti scolastici sono stati analizzati dalla dirigente scolastica Antonella Pappalardo, gli aspetti legati al post adottivo dalla dottoressa Gerardina Venuta e l'iter di adozione dalla dottoressa Rosanna Ruccio.
