"Fuga dai pronto soccorso. Ormai in Campania è un'emergenza, forse più che nelle altre regioni d'Italia. A "Moscati" di Avellino il primario del reparto dell'emergenza si è dimesso. Ma, come amico, collega e referente dell'Anaao Assomed , più che chiedermi perchè si dimette il primario Antonino Maffei (nella foto, ndr), mi chiederei come ha fatto a resistere per tutti questi anni" . Così Carmine Sanseverino referente del sindacato Anaao Assomed ed ex componente fino al 2021 del reparto di Medicina d'Urgenza del Moscati di Avellino, commenta la notizia delle dimissioni del primario del Pronto Soccorso del presidio sanitario di Contrada Amoretta ad Avellino.
"Le dimissioni del Primario Maffei assestano un duro colpo alla struttura, che perde un professionista importante, in un reparto in cui sono sempre meno le rischieste di lavoro. I pronto soccorso sono diventati luoghi invivibili e insostenibili, per pazienti e personale sanitario - spiega Sanseverino -. Non certo per colpa dei medici e infermieri, ma per un sovraffollamento cronico, dovuto ad anni e anni di politica di tagli e risparmi sulla pubblica sanità, soprattutto in Campania. Mancano posti letto nei reparti, i ricoveri sono lenti e il pronto soccorso resta quel presidio dove tutti ottengono accesso e risposte. Riorganizzazioni e ampliamento della struttura non servono a nulla, solo a estire meglio per spazi, gli arrivi. Il Covid , la pandemia ahimè sembrano non averci insegnato nulla. "
Ieri con una nota ufficiale della direzione strategica dell’Azienda Ospedaliera San Giuseppe Moscati di Avellino, la notizia si è diffusa delle dimissioni di Maffei . La direzione, si legge, "prende atto delle dimissioni volontarie del Direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso, Antonino Maffei, formalizzate attraverso apposita comunicazione scritta".
Nessuna pubblica dichiarazione del primario Maffei, da anni medico in prima linea per scelta, passione e competenza del presidio, Da tempo il pronto soccorso del "Moscati" è finito sotto accusa per le lunghe attese e le proteste dei pazienti che si rivolgono al presidio ospedaliero cittadino. "Prima di accogliere le dimissioni - chiarisce la nota dell'azienda - , il management aziendale ha incontrato e ascoltato il Direttore dell’Unità operativa, condividendo le motivazioni rappresentate, riconducibili a una scelta di natura professionale orientata a un progressivo allontanamento dall’attività nella sanità pubblica".
Ma sulla scelta del primario Maffei anche lo stress e il peso di una organizzazione del reparto sempre più difficile.Intanto, nella lettera di dimissioni, il direttore uscente ha evidenziato che "l’esperienza maturata presso l’AORN San Giuseppe Moscati ha rappresentato un’occasione di significativa crescita professionale e umana".
Le dimissioni del primario non hanno efficacia immediata: il dottore Maffei resterà regolarmente in organico e continuerà a svolgere le proprie funzioni fino al mese di giugno 2026."Nel frattempo, però, - aggiunge l'azienda ospedaliera - al fine di garantire la piena continuità assistenziale e organizzativa soprattutto del Pronto soccorso, la direzione strategica ha già dato mandato di avviare le procedure amministrative per la pubblicazione del bando di concorso finalizzato alla copertura dell’incarico di direttore dell’Unità operativa".
