Sergio Melillo: "Riscopriamo il senso profondo del Natale con gesti umili"

"Non è solo una celebrazione: è una presenza che chiede di essere accolta e custodita"

sergio melillo riscopriamo il senso profondo del natale con gesti umili

Il messaggio del vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia rivolto a tutti nel giorno di Natale...

Ariano Irpino.  

"In una stagione e segnata da cambiamenti rapidi e legami fragili, siamo chiamati a riscoprire il senso profondo del Natale, sottraendolo alla fretta e restituendo alla vita concreta delle persone e dei luoghi. Non è solo una celebrazione: è una presenza che chiede di essere accolta e custodita".

Sono le parole del vescovo della diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia rivolte a tutti nel giorno di Natale. 

"Ogni volta che pensiamo di aver trovato "colui che deve venire", scopriamo che Dio è sempre più grande del nostro cuore. Sant'Agostino lo esprime con semplicità disarmante: "Se lo comprendi non è Dio". 

Riscoprire il Natale significa: accettare Dio che venga a noi attraverso gesti umili, storie abitate, relazioni vissute. Come scrive John Fante: "La vita si salva nei piccoli gesti di cura verso gli altri, ogni giorno", e come ci ricorda Rainer Maria Rilke: "Dio si fa piccolo per abitare tra noi". 

Il figlio viene dalla povertà di Betlemme e continua a vivere nelle pieghe della nostra storia. Viene nei paesi, nelle case, nelle parrocchie che restano aperte, nei servizi che non si ritirano, nelle comunità che scelgono di esserci. Viene anche dove la vita è segnata dalla guerra, dalla povertà, dalla solitudine: nei cuori di chi soffre, nei luoghi dove le relazioni si affievoliscono e l'ascolto manca, come accade ai cristiani in terra santa e in tante altre parti del mondo.

In questo "frattempo", siamo invitati a riconoscere le sue visite leggere, come un bacio lasciato di corsa nella notte: non si impone, ma resta, non abbaglia ma orienta".