"A Natale celebriamo una nascita che è una promessa di amore, di speranza, di salvezza. Eppure, in tante parti del mondo, l’infanzia non viene accolta: dorme sotto la pioggia, avvolta non da doni ma da freddo, silenzio e abbandono". E' il monito del provveditore agli studi di Avellino Fiorella Pagliuca mai come in questo momento della storia, di grandissima attualità.
"Che questo Natale ci tolga la luce superficiale dagli occhi e la trasformi in coscienza nel cuore. Perché nessun bambino debba mai più cercare riparo, ma solo inseguire un sogno.
Che la pace smetta di essere una parola gentile e diventi sempre più una responsabilità collettiva".
