Ocevi sud: D'Agostino chiede l'apertura di un tavolo di crisi

Interpellanza urgente al Governo

"Non possiamo rassegnarci all’idea – scrive D’Agostino – che un’altra importante realtà nel panorama industriale irpino chiuda i battenti senza che tutti i livelli istituzionali tentino di trovare una soluzione che serva a tutelare i lavoratori"

Nusco.  

 

Il deputato di Scelta Civica, Angelo D’Agostino, ha inviato una missiva al vice Ministro dello Sviluppo economico, Teresa Bellanova, chiedendole di aprire un tavolo che affronti lo stato di crisi nel quale versa la ex Ocevi Sud di Nusco

Il Parlamentare, inoltre, ha già predisposto un’interpellanza urgente finalizzata a conoscere quali siano le iniziative che il Governo intende adottare per evitare la chiusura dello stabilimento che ha ben 98 dipendenti.  
“Non possiamo rassegnarci all’idea – scrive D’Agostino – che un’altra importante realtà nel panorama industriale irpino chiuda i battenti senza che tutti i livelli istituzionali tentino di trovare una soluzione che serva a tutelare i lavoratori, ma soprattutto a dare una prospettiva allo stabilimento. Questa nuova vertenza in provincia di Avellino – aggiunge – conferma che la ripresa, tangibile nel Nord del Paese, stenta ad arrivare in un Mezzogiorno nel quale sono ancora evidenti i segni della crisi economica che ha colpito l’intera Europa.

Una crisi che, per diverse ragioni, si ripercuote maggiormente sugli insediamenti industriali come quello in Alta Irpinia. Al Mise chiediamo, pertanto, un tavolo che serva non solo ad affrontare la crisi della ex Ocevi Sud, ma anche ad elaborare, in sinergia con tutti i livelli istituzionali, una strategia di riorganizzazione e di rilancio di quei nuclei industriali dislocati nelle aree interne”, sottolinea il deputato. “Esprimo l’auspicio, infine, - conclude D’Agostino - che il Patto per il Sud, annunciato a Napoli dal Presidente del Consiglio, tenga conto non solo delle particolari esigenze e criticità del Mezzogiorno – penso alla carenza infrastrutturale – ma anche della condizione di disagio sociale che si è determinata a causa della crisi perdurante degli stabilimenti dislocati nelle zone interne della Campania.”

Redazione Av