"Hai aiutato tutti senza nulla in cambio e neppure un grazie"

Lettera commovente di Gigino Maraia, nel giorno della morte di suo padre...

"Quel grazie te lo dico io papà, grazie per aver amato ed educato i tuoi figli al rispetto della legalità e dei più bisognosi. Grazie papà."

Ariano Irpino.  

“Oggi per uno strano gioco del destino tra le tracce della maturità c'era quella del rapporto tra padre e figlio. Se l'avessi potuta scrivere io l'avrei intitolata: “Elogio a mio padre.”

E’ molto toccante la lettera di Generoso (Gigino) Maraia rivolta a suo padre Giovanni, dopo averlo seguito negli anni sin da piccolo con passione in tante delle sue battaglie:

“Già 14 anni se n'erano accorti gli educatori che mi accompagnavano in una colonia estiva all'estero, "per te tuo padre, affermavano, è come un amico e nutri nei suoi confronti una sincera ammirazione". Io che sono cresciuto tra gli operai dell'isochimica e le bandiere rosse, tra le lotte di Difesa Grande e le passeggiate in villa ad ascoltarlo come fosse un'enciclopedia che camminava, io che ho avuto l'onore di conoscerlo nell'intimo del suo animo ero geloso solo di una cosa, del tempo che dedicava alle ingiustizie sociali.  Ero sempre con lui, mi portava dappertutto e soffrivo quando mi accorgevo che tutto l'amore per la sua terra, tutte le sue sconfinate capacità cognitive erano utilizzate dal popolo come si utilizza un biglietto del treno, quando sei giunto a destinazione, e hai ottenuto quello che volevi, lo butti via.

A quante persone ha fatto del bene mio padre, quanti problemi è riuscito a risolvere con il suo cervello fuori dal comune, le case popolari, il processo dell'isochimica che oggi si celebra solo grazie a lui, i primi sequestri della discarica merito solo del suo impegno, le traversine ferroviarie nell'oasi di Conza, la realizzazione del più grande parco eolico ad Ariano la cui mancata realizzazione ci fu comunicata dal rappresentante della Sorgenia con una telefonata da Milano giunta a casa, i genitori curdi che hanno potuto piangere le salme dei loro figli nella loro terra, l'ospedale e il servizio di dialisi, gli esposti alla Procura di Roma per i precari della scuola che ha portato all'assunzione di oltre 26mila docenti in tutta Italia e mi fermo qui perché  l'elenco sarebbe troppo lungo.

Posso dire che oltre ad essere mio padre è stato il padre del popolo, di chi ha avuto bisogno e lui non ha mai avuto nulla in cambio, a volte nemmeno un grazie. Quel grazie te lo dico io papà, grazie per aver amato ed educato i tuoi figli al rispetto della legalità e dei più bisognosi. Grazie papà.”

Via vai di gente in via Conservatorio, ad Ariano sono giunti anche due operai della ex isochimica, messaggi di cordoglio stanno goingendo da ogni parte. Domani mattina alle 9.30 nella Basilica Cattedrale, gli verrà rivolto l'ultimo saluto.

Gianni Vigoroso