Addio a Natalino Iacobacci, grande icona del sindacato

Figura di spicco della Cisl, ha mosso i suoi primi passi, nel pubblico impiego.

Si è battuto da sempre per i lavoratori conducendo diverse battaglie una fra tante quella dell’ex Iveco, oggi Iia. Vertenze su lavoro, sanità, su tutte le più importanti emergenze....

Ariano Irpino.  

Non sono bastate le preghiere incessanti di sua figlia Paola in pellegrinaggio a Cracovia unite al grande calore dell’intera famiglia, che non lo ha lasciato un solo istante, nel calvario della sofferenza. Natalino Iacobacci, icona del sindacato ad Ariano Irpino, non c’è più.

Uomo della piazza e della gente, che la città aveva perso di vista da alcuni mesi, a causa della malattia che purtroppo era diventata sempre più incalzante. L’ultimo sguardo sofferente, prima di lasciare tutto e tutti, lo ha riservato al suo amato e inseparabile fratello Nicolino, (in basso nella foto) con il quale aveva un legame molto profondo e sinergico nel campo sindacale. Neppure il tempo di allontanarsi per pochi istanti e il cuore di Natalino si è fermato, per sempre.

80 anni appena compiuti, sposato con Maria Nunziata e padre di tre figli, Vittorio, Paola e Antonio,  Natale Iacobacci, residente in via D'Afflitto nel cuore della città all'ultimo piano di un palazzo che guarda all'Irpinia intera, è stato una figura di spicco del sindacato arianese e in provincia, muovendo i suoi primi passi, dal pubblico impiego. Ha iniziato a svolgere l’attività, incentrando il lavoro sulla pubblica amministrazione con la nascita nel 1986 dell’allora Comprensorio della Cisl, si chiamava così, costituito, insieme a Vincenzo Somma. E’ stato segretario aziendale del pubblico impiego, membro della segreteria provinciale della Cisl, rivestendo il ruolo di segretario organizzativo, nonché delegato nazionale, negli anni di D’Antoni e Marino. Ha fatto parte attivamente del Movimento Federalista Europeo, insieme ad Onofrio Spitaleri e del Tribunale per  i diritti del malato. Ultimo ruolo importante ricoperto, quello di segretario della F.N.P, Federazione Nazionale Pensionati a cui ha dato il meglio di se, supportato e incoraggiato sempre da suo figlio Vittorio, persona eccezionale e squisita come lui, qualificata, concreta e professionalmente molto preparata.

Si è battuto da sempre per i lavoratori conducendo diverse battaglie una fra tante quella dell’ex Iveco, oggi Iia e tante altre fabbriche locali importanti. Vertenze su lavoro, sanità, su tutte le più delicate emergenze, ha cercato di dare sempre un suo fattivo contributo.

Famiglia conosciuta e stimata da tutti proprio per la dedizione verso gli altri, in modo particolare, verso lavoratori e pensionati, oltre all’amore smisurato per la città come era nello stile di Natalino.

Domani, martedì 2 agosto alle 15.00 gli verrà rivolto l’ultimo affettuoso abbraccio in Piazza Duomo, nella Basilica Cattedrale.

Gianni Vigoroso