Aias, dopo il blitz dei Nas sospesa l'autorizzazione sanitaria

La decisione del sindaco Paolo Foti. Intanto ancora incertezze sul futuro dei lavoratori.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

Sospesa l'autorizzazione sanitaria della sede Aias di Avellino. E' questo il provvedimento firmato in mattinata del sindaco, Paolo Foti. Il primo cittadino ha accolto la richiesta dell'Asl in seguito all'ispezione dei Nas si Salerno. Diverse le alternative per il futuro dei pazienti. Si valuta il trasferimento nelle sedi di Calitri e Nusco, che richiederebbe una riorganizzazione del personale. Ma anche la soluzione esterna prospettata dall'azienda sanitaria locale: il trasferimento fra il Centro Australia di Avellino e l'ospedale Landolfi di Solofra. Una prospettiva che ieri ha fatto infuriare dipendenti e pazienti.

E' seguita l'occupazione della sede d Avellino. I sindacati, fra i quali Cgil e Ugl, spingono per proseguire l'attività con lo stesso personale, ma va valutata la disponibilità di strutture pubbliche.

L'indagine della Procura continua (Leggi i dettagli). Gli inquirenti, coordinati dal procuratore capo, Rosario Cantelmo, e dal sostituto, Vincenzo D'Onofrio, hanno ipotizzato l'esistenza di una distrazione di fondi da diversi milioni di euro. Sarebbero stati dirottati dalla Onlus a favore di società terze che nulla avrebbero a che fare con il trattamento sanitario di pazienti affetti da disabilità.

Dieci gli indagati: le ipotesi di reato nei loro confronti sono di abuso d’ufficio, false fatturazioni e associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio.

Dall'insediamento dei commissari, dopo le dimissioni dell'ex presidente Gerardo Bilotta, la dirigenza ha provveduto a pagare uno stipendio arretrato.

I commissari hanno descritto un quadro economico disastroso: oltre cinque milioni di euro da versare a Inps ed Erario, decine di richieste di arretrati da parte dei lavoratori. Ci sarebbero anche tasse arretrate da svariate migliaia di euro.