Strage bus, salta l'udienza: slitta la requisitoria

Il processo slitterà al prossimo 10 ottobre a causa di un impedimento del giudice.

Avellino.  

 

di Andrea Fantucchio 

Sarà rimandata al 10 ottobre la requisitoria del procuratore, Rosario Cantelmo, e del sostituto, Cecilia Annecchini, nel processo per la strage del bus dell'Acqualonga che è costata la vita a quaranta persone quel maledetto luglio del 2013. Il giudice, Luigi Buono, non sarà presente in aula per ragioni di salute. E quindi il processo slitterà alla prossima data utile. Quando la Procura chiedere le condanne a carico dei quindici imputati, fra i quali i vertiti della società Autostrade per l'Italia, accusati a vario titolo di di omicidio plurimo colposo, disastro colposo e falso in atto pubblico.

Nella scorsa udienza il perito incaricato dal giudice, il professore dell'Università di Parma, Felice Giuliani, ha discusso gli aspetti salienti della sua perizia. L'ingegnere aveva il compito di ricostruire la traiettoria percorsa dall’autobus dall'ingresso del viadotto dell'Acqualonga fino alla caduta, stabilire l'eventuale inidoneità delle barriere e chiarire se l'istallazione di altri presidi di sicurezza e l'ancoraggio al suolo con dei tirafondi non corrosi avrebbe potuto scongiurare la tragica fuoriuscita del pullman. 

Come Ottopagine.it vi aveva anticipato l'esperto ha evidenziato l'usura delle barriere stradali, chiarendo che «I tirafondi usurati avevano un ruolo fondamentale per la tenuta delle barriere stradali che, in condizioni ottimali, avrebbero potuto reggere l'urto».

Aspetto ribadito anche in un altro passaggio della perizia nel quale si legge: ««La strage del viadotto dell'Aqualonga dell'Autostrada A16 è risultata tale per difetto di risposta strutturale della barriera New Jersey bordo ponte in conseguenza dell'urto esercitato dal bus Volvo». Sulle condizioni precarie delle barriere si era soffermata anche la relazione dei consulenti di parte della Procura: Alessandro Lima, Andrea Demozzi, Lorenzo Caramma e Vittorio Giavotto.

Cantelmo ha poi chiesto la trasmissione degli atti alla Procura per verificare se, in altri tratti autostradali italiani, sussistano eventuali condizioni di compromissione grave dei sistemi di ancoraggio relativi alle barriere. Il procuratore ha chiesto la trasmissione del verbale del Cda di Autostrade del 18 dicembre 2008 e un report del 2015 di Autostrade per l’Italia sugli interventi sulle barriere.