Pratola, caso pacchi: Aufiero non faceva preferenze

Acquisiti verbali di sommarie informazioni e ascoltato un testimone nel processo all'ex sindaco.

Pratola Serra.  

 

di Andrea Fantucchio 

“Non era il sindaco a decidere i destinatari dei pacchi alimentari e comunque non faceva preferenze”. Uno dei passaggi della deposizione di un dipendente incaricato della distribuzione di derrate alimentari, fra il 2011 e il 2013, nel comune di Pratola Serra. L’uomo è stato ascoltato come testimone nel processo a carico dell’ex sindaco di Pratola Serra, Tonino Aufiero, di quattro esponenti di maggioranza e dell’allora segretaria comunale, difesi fra gli altri dagli avvocati Gaetano Aufiero, Alberico Villani e Teodoro Reppucci.  Il procedimento penale è incentrato proprio sulle modalità di assegnazione e distribuzione dei così detti "pacchi alimentari". 

Questa mattina, con il consenso delle parti, il collegio giudicante (presidente Sonia Matarazzo, a latere Gennaro Lezzi e Pier Paolo Calabrese) ha acquisito i verbali di sommarie informazioni rilasciate ai carabinieri dall’ex assessore Nicolina Scannella e dai genitori che, attraverso la società “Euromarket 2000”, avevano fornito parte degli alimenti all’amministrazione.

Il dipendente ascoltato ha risposto alle domande del pubblico ministero sul contenuto dei pacchi e sulle modalità di individuazione dei destinatari. Per la Procura non erano stati fissati, dall’amministrazione, procedure chiare. Una contestazione che aveva innescato anche la denuncia delle opposizioni. Il sindaco Aufiero ha sempre respinto ogni accusa spiegando di aver seguito tutte le procedure. Nella prossima udienza  dovrebbe essere ascoltato il Maresciallo dei carabinieri che ha condotto le indagini.