Botte: Irpinia ricca di cultura ma anche tanta delinquenza

Il saluto del questore che lascia l'ufficio di via Palatucci dopo 2 anni e mezzo

Avellino.  

«L’emozione c’è per questo commiato ma tornerò ad Avellino in altre vesti», il questore di Avellino Luigi Botte ha salutato la città dopo due anni e mezzo all’ufficio della questura di via Palatucci. Alla presenza di tantissime autorità, amici e colleghi ha rivolto un ultimo saluto a tutti con la promessa di ritornare presto in Irpinia. Ha detto che ritornerà non come uomo della polizia ma come attore, il 20 gennaio 2020 debutterà al teatro Gesualdo come attore.

«Ci sono diversi stati d'animo emozione, ma quello che vi posso dire è che abbandono, temporaneamente, una terra operosa, una terra ricca di storia, di tradizioni e soprattutto di fermento culturale. Il che, vi ripeto, a me ha fatto grandissimo piacere come cultore umanistico e ci tengo a sottolineare l'operosità, il fermento culturale di questa provincia e spero che possa essere il primo passo per risolvere tanti problemi che purtroppo la provincia di Avellino ha».

Fermento culturale, ma anche una città che vede la presenza di colletti bianchi (le ultime indagini lo dicono). «Ci dobbiamo convincere che la provincia di Avellino non è esente da quei fenomeni che interessano tutta l'Italia - ha detto Botte - c’è delinquenza, c'è criminalità organizzata, c’è criminalità diffusa, ci sono fenomeni corruttivi, per cui non dobbiamo pensare che si tratta di un'isola felice, ci sono fenomeni delinquenziali che vanno combattuti, vanno repressi. Però quello che bisogna fare è puntare sulla prevenzione e parlo di prevenzione, non parlo soltanto delle pattuglie che si mettono in mezzo alla strada, ma parlo di una prevenzione molto più ampia che deve soprattutto intervenire attraverso la cultura, attraverso un risveglio, perché ricordatevi che la cultura è l'antidoto al malaffare. E se si cresce sotto questo punto di vista, probabilmente diminuirà la depressione, ma aumenterà il senso civico del cittadino Irpino». Ed infine un saluto alla città e un augurio al suo nuovo successore: «Non abbassare mai la guardia e tanta collaborazione con le altre forze dell’ordine. Importante collaborare e valorizzare l’associazionismo».