Si infittisce il mistero sulla tragica morte di Francesco Bernardo, l'autotrasportatore 40enne di Ariano Irpino, residente a Sogliano al Rubicone (Forlì - Cesena), morto a seguito dell'incendio del suo tir carico di rifiuti lo scorso 29 dicembre, lungo il tratto autostradale dell'A14 tra Fano e Pesaro, alle ore 20:00 circa.
Guerino Gazzella, legale della famiglia di Bernardo ha scritton una lettera a tutti gli organi di informazione nazionali e locali.
Francesco, era dipendente di una ditta specializzata di trasporto di rifiuti e si trovava alla guida del proprio autoarticolato quando, per cause ancora in corso di accertamento, il mezzo si è incendiato cagionando il decesso dell’autista. Le indagini sull’accaduto sono coordinate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pesaro che ha disposto l’autopsia di cui siamo in attesa dei risultati.
La dinamica dell’evento infausto - chiarisce Gazzella è tuttora sconosciuta e molteplici sono i dubbi a riguardo. Difatti dalla visione di alcune fotografie scattate sul luogo teatro del sinistro si evince la presenza di un grosso pneumatico calzante un cerchione di un camion.
Questo indizio si associa ad altri che, congiuntamente, portano a ritenere verosimile l’ipotesi che l’autoarticolato condotto da Bernardo sia stato urtato da altro automezzo pesante, facendolo sbandando e l’urto violento ne avrebbe cagionato l’incendio.
È pertanto interesse della famiglia del Francesco Bernardo rivolgere un accorato appello a chiunque il giorno 29.12.2020 alle ore 20:00 circa si trovava lungo il tratto autostradale A 14 tra Fano e Pesaro, affinché possano riferire qualcosa di importante per ricostruire la verità su quanto accaduto.
Il giovane autotrasportatore arianese lascia un bambino di 11 anni, la compagna, i genitori ed i fratelli che, da quel dannato giorno, disperano per sapere cosa sia effettivamente successo al proprio caro.
Mi unisco alla richiesta di aiuto della famiglia - conclude Gazzella - facendo appello a tutti, affinché si possa cercare di ricostruire la verità su quella tragica sera. Solo la verità potrà placare il dolore lancinante di una famiglia distrutta dalla perdita di un proprio caro. Soltanto la verità potrà far rispondere ciascuno delle proprie eventuali responsabilità.
Chiunque sappia o abbia visto qualcosa può rivolgersi alla Procura della Repubblica presso il
Tribunale di Pesaro, oppure direttamente al difensore di fiducia, ai recapiti che di seguito si rilasciano, con espressa autorizzazione ad essere resi pubblici: avvocato Guerino Gazzella mail guerinogazzella@studiolegalegazzella.com, Pec: gazzella@ordineavvocatiarianoirpino.org
telefono 0825.827858."
