Accoltella tre persone, scarcerato Di Donna

derubricato il reato di tentato omicidio in lesioni per il cinquantenne di Cervinara

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Cervinara.  

Si sono aperte le porte del carcere per Angelo Di Donna, pluripregiudicato di Cervinara, a seguito della riqualificazione del reato operata questa mattina dal gip del Tribunale di Avellino, Paolo Cassano, che in accoglimento della tesi difensiva ha derubricato il reato di tentato omicidio aggravato, contestato al cinquantenne di Cervinara che ad agosto aveva accoltellato tre persone, in quello di lesioni personali aggravate.

Caduta l'accusa di tentato omicidio, quindi, per Di Donna che il 23 agosto 2020 al culmine di una lite con i vicini di casa, avvenuta al parco San Vito di Cervinara e determinata da futili motivi, non aveva esitato ad estrarre il coltello di 30 cm che aveva nascosto nella cintola dei pantaloni ed a sferrare due fendenti alla schiena di C.F., nonchè ad avventarsi sui figlii di quest'ultimo, C.G. e C.S., accorsi in aiuto del padre, ferendoli col medesimo coltello rispettivamente al braccio ed alla mano.

In particolare i due fendenti inferti a C.F. avevano attinto il malcapitato alla regione dorsale base polmonare sinistra e alla regione dorsale sovraepatica, a pochi centimetri dagli organi vitali.

Secondo la ricostruzione dell'accusa, sostenuta dal Pubblico Ministero Teresa Venezia, il Di Donna avrebbe raggiunto C.F. alle spalle e trattenedolo con il braccio sinistro per il collo, avrebbe inferto i due brutali colpi con l'altra mano, con il chiaro intento di uccidere.

Serrata l'arringa del difensore di fiducia del Di Donna, l'avvocato Rolando Iorio, che in oltre un'ora di discussione ha smontato l'intero assunto accusatorio, fornendo una versione diversa rispetto a quella prospettata dall'accusa.

Tesi pienamente accolta dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avellino che ha optato per una riqualificazione della vicenda, con la derubricazione del reato di tentato omicidio aggravato in quello di lesioni personali aggravate, condannando il Di Donna, soggetto pluripregiudicato, alla pena di anni due di reclusione e disponendone l'immediata scarcerazione.

Il pubblico ministero aveva invece chiesto una condanna ad otto anni di carcere. Nel mese di maggio 2020 il fratello del Angelo Di Donna, Mario, anch'egli pluripregiudicato, aveva commesso il medesimo reato nei confronti di un altro vicino di casa.