Ariano: insultato e costretto ad andare via da un locale perchè gay

Vittima del grave gesto un minorenne di Grottaminarda

ariano insultato e costretto ad andare via da un locale perche gay

Una triste e sconcertante storia

Ariano Irpino.  

"Mi hanno costretto ad andare via da un locale, dopo avermi insultato, deriso e lanciato palline di carta in faccia."

E’ lo sfogo di Giuseppe un minorenne gay di Grottaminarda dopo aver ricevuto le gravi offese da coetanei in piazza Mazzini ad Ariano Irpino. "E’ assurdo che io nel 2021 debba ritornare a casa ed è ancora più grave l’indifferenza che c’è stata durante questo episodio da parte di chi era presente." Una vicenda sulla quale ora sta facendo piena luce la Polizia.

All’oscuro di tutto il titolare del locale che si è detto pronto ad accogliere Giuseppe per porgere le scuse a nome di tutti. "Cerchiamo di stare sempre molto attenti ad ogni cosa, se evidentemente ci sarà sfuggito questo episodio sicuramente da condannare, chiediamo umilmente scusa al ragazzo, sperando di incontrarlo al più presto e di accoglierlo nel nostro bar."

Una storia di intolleranza e discriminazione gravissima che ci auguriamo non abbia più a ripetersi. Sono state tantissime le attestazioni di solidarietà nei confronti di Giuseppe anche da parte dell’amministrazione comunale di Ariano Irpino attraverso il consigliere comunale Laura Cervinaro.

Non era mai accaduto un fatto simile ad Ariano o forse come fa notare giustamente Giuseppe, non era mai stato denunciato finora. Un episodio sicuramente isolato almeno sotto questo aspetto, ad opera probabilmente della stessa banda di ragazzini impuniti di Piazza Mazzini più volte segnalata alle forze dell’ordine anche per altri atteggiamenti di bullismo e inciviltà nei confronti degli abitanti della zona esasperati da fin troppo tempo.

Le parole del sindaco di Grottaminarda Angelo Cobino: "Onore alla stampa e ai Giornalisti che narrano questi indescrivibili episodi messi in atto da comportamenti incivili e senza valori. Grande solidarietà a Giuseppe al quale raccomando solo indifferenza nei confronti di chi agisce nei modi descritti dal giornale e per i quali occorre  ferma indignazione ed interventi educativi da parte delle persone che si trovano ad assistere e che non devono restare indifferenti."