Per la prima volta Elena Gioia e Giovanni Limata si sono incontrati nell'aula della Corte d'Assise del tribunale di Avellino, dove si è celebrata la prima udienza del processo per il delitto di Aldo Gioia padre della 18enne. Seduti uno di fronte all'altro, i loro sguardi non si sono mai incrociati, nemmeno per sbaglio. Elena con una felpa e giubbetto antivento era nella cella di sicurezza, nell'altra, posizionata di fronte, è arrivato il suo, ormai ex, fidanzato Giovanni. E' sembrato tranquillo, quasi spavaldo, capelli sistemati e curati, con addosso un maglioncino e pantalone. Lui si guardava intorno, ha parlato due minuti con il suo avvocato, dopodiché è cominciata l'udienza.
Il giudice Lucio Galeota ha elencato le parti in causa nel processo e ha recepito tutte le richieste della difesa. Emilia, Giancarlo e Gaetano Gioia, rispettivamente figlia e fratelli della vittima Aldo Gioia, insieme alla moglie Liana Ferraiolo si sono costituiti parte civile nel processo nei confronti di entrambi gli imputati.
Il pm Vincenzo Russo ha fatto un breve excursus dell'inchiesta. Ha parlato di fatto di cronaca che ha scosso l'intera popolazione. Un episodio efferato che ha richiesto un lungo lavoro da parte degli inquirenti. Agli atti ci sono intercettazioni in carcere, testimoni, svariati documenti, riprese video e messaggi, la consulenza medico legale.
Poi la parola è passata alla difesa per le richieste al giudice. Il legale dei fratelli di Aldo Gioia, Brigida Cesta ha chiesto una serie di testi tra cui i consulenti, amici e conoscenti di Aldo Gioia.
La difesa di Giovani Limata, l’avvocato Fabio Russo ha chiesto la perizia per la trascrizione delle intercettazioni in carcere, la perizia psichiatrica di Limata e la sua capacità processuale, in quanto il giovane è affetto da “disturbo delirante”.
Intanto l’avvocato di Elena Gioia, la penalista del foro di Roma Livia Rossi ha chiesto l'ammissione di una serie di prove, chiede l’ammissione dei testi, quali le amiche di Elena, con cui si è scambiata una serie di messaggi, ma in aula sfileranno anche le professoresse del liceo frequentato da Elena. L’avvocato ha anche chiesto l’ammissione di un consulente di parte, uno psichiatra affiancato da uno psicologo. E, infine, ci sarà anche un consulente informatico, l'ingegnere Angelo Martini che analizzerà video, messaggi, computer e cellulari. L'udienza è stata rinviata al prossimo 24 novembre.
