Rapper ferito a Contrada, Del Franco: "Non sapevo che aveva con sé la pistola"

Si torna in aula il prossimo 8 giugno per ascoltare i testi a difesa

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Contrada.  

“Intervenni nel litigio solo per dividere i due che stavano litigando. Non vidi la pistola e non sapevo che Ciuci avesse con sé un’arma. Ed ancora gli spari non li sentii perché mi stavo allontanando”. Parole proferite dall’imputato Giuseppe Del Franco, difeso dall’avvocato Rolando Iorio, nel corso dell’esame imputato. Invece la madre di Ciuci, ascoltata come teste, ha precisato “mio marito custodiva le pistole in cassaforte sistemata nella cabina armadio”.

Le accuse

Il processo ordinario per gli imputati Gerardo Saldutti, Roberto Bucciero, Flavio Preziuso, Patryk Kowalski, Donato Ciuci, Giuseppe Del Franco (tutti accusati di concorso in tentato omicidio eccezione fatta per Donato Ciuci accusato di omessa custodia dell’arma) è stato poi rinviato al 8 giugno per ascoltare i testi della difesa. 

 

Il ferimento di Federico Petrone

I fatti si svolsero a Contrada, il 9 gennaio del 2019, quando il rapper Federico Petrone fu attinto ad una spalla da un colpo d’arma da fuoco, a pochi centimetri dal cuore. Ne seguì il ricovero in ospedale e ben due interventi chirurgici per la giovane vittima del ferimento. Petrone, fin dall’inizio, ha sempre riferito che la pistola gli fu puntata al capo e che solo per caso il colpo non esplose.