Indagine sui carabinieri, Taormina: "Copia dell’opposizione inviata al CSM"

Si attende la fissazione dell’udienza davanti al gip del tribunale di Avellino

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Avellino.  

 

 

di Paola Iandolo 

Indagine sui militari del comando provinciale di Avellino, la “copia dell’opposizione presentata al tribunale di Avellino contro la richiesta di archiviazione è stata inviata anche Csm, alla Procura Generale della Cassazione e al Ministro Nordio”. Ad annunciarlo sulla pagina social l’avvocato Carlo Taormina che in un lungo post ha chiarito: "Mentre sto andando in Università per fare lezione sulle radici costituzionali dell’investigazione penale e di prevenzione, sono contento per aver fatto una buona azione, una di quelle buone azioni che non tutti farebbero per convenienza, paura per avere scheletri nell’armadio, per ipocrisia".

L’avvocato Taormina va avanti e precisa “Ho trasmesso alla Procura Generale della Cassazione, al CSM e al ministro Nordio, copia della opposizione alla richiesta di archiviazione fulmineamente firmata dal pubblico ministero del Tribunale di Avellino a favore dei tre Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino indagati per corruzione, violenza privata, abuso di ufficio e falso ideologico in atti pubblici, per conoscere se, rispetto a tutti i magistrati interessatisi, a vasto raggio della questione, tutto sia stato fatto nel rispetto della legalità in modo che sia certo che tutto quanto denunziato da cittadini dinanzi al tribunale di Avellino sia riconducibile ai carabinieri indagati. Perché, se così fosse, non sarebbe tollerabile che errori dei carabinieri in qualche modo possano ricadere su altri... e viceversa".

Tra i testimoni citati anche il pubblico ministero Henry Woodcock

L’avvocato Taormina ha inoltre fornito nell’atto di opposizione ulteriori spunti investigativi, indicando anche dei nuovi testimoni da escutere, in grado di riferire circostanze utili. Tra loro è stato indicato anche il pubblico ministero Henry Woodcock "giacché – precisa l’avvocato Taormina - nessuno meglio di lui sa come siano andate le cose a non mancherà di dare un contributo all’accertamento della verità e dei reali comportamenti tenuti dai carabinieri, essendo suo supremo interesse conoscere le condotte dei militari".

Contestazioni per andamento del processo

L’avvocato Taormina, già al termine della scorsa udienza affidò le sue contestazioni sull’andamento del processo, sulle pagine facebook. Lo scorso 10 marzo sotto la lente d’ingrandimento delle difese degli imputati, accusati tra l’altro anche di associazione a delinquere e turbativa d’asta, finirono le condotte dei magistrati giudicanti. “Dopo l’incriminazione dei carabinieri per corruzione, falso in atti pubblici ed altro, bufera sul tribunale di Avellino del quale è stata sollecitata l’ astensione per aver violato il segreto d’ufficio e di indagine essendo venuto a conoscenza di particolari relativi alle attività di indagine del pubblico ministero sui reati contestati ai carabinieri e per aver anticipato fin dalla precedente udienza, nella quale per la prima volta emergeva l’incriminazione dei carabinieri, che l’inchiesta potesse essere archiviata con una predizione davvero miracolosa in piena consonanza col pubblico ministero. Comunicato da me l’intervento a sorpresa e in tempi supersonici della richiesta di archiviazione ma comunicata anche la predisposizione dell’atto di opposizione”.  Taormina precisò: “Il tribunale ha chiesto al primo presidente di potersi astenere e in caso di auspicata autorizzazione il processo dovrà ricominciare con un nuovo collegio”. L’avvocato Taormina concluse: “E’ stata disposta la trasmissione degli atti alla procura di Roma perché si proceda nei confronti dei componenti del tribunale per la violazione del segreto d’ufficio e per ogni altro reato che dovesse essere ravvisato. E intanto gli imputati restano in carcere dove sono da due anni e mezzo”.  

Rigetto richiesta di astensione

Intanto il presidente Beatrice il 24 marzo scorso ha deciso di rigettare la richiesta di astensione, affidando il processo Aste Ok allo stesso collegio presieduto dal giudice Roberto Melone.