Clan Sangermano, disposto il giudizio immediato per 10 imputati

Il processo per i presunti vertici del sodalizio criminale inizierà a giugno

clan sangermano disposto il giudizio immediato per 10 imputati
Monteforte Irpino.  

 

 

di Paola Iandolo 

Clan Sangermano, disposto il giudizio immediato per i presunti vertici dell’organizzazione criminale: A.S. e N.S. difesi dai penalisti Raffaele Bizzarro, Nicola Quatrano e Gennaro Pecoraro, M. S. detenuto agli arresti domiciliari e difeso da Giuseppe Della Monica e Andrea Imperato, G. B. difeso dagli avvocati Francesco Picca e Pasquale Napolitano, L. V., detenuto e difeso dall’avvocato Gaetano Aufiero, O. S., detenuto e difeso da Raffaele Bizzarro, S.S., detenuto e difeso da Raffaele Bizzarro e Giovanna Russo, P.N., difeso da Raffaele Bizzarro e Marco Massimiliano Maffei, E.M., detenuto e difeso da Raffaele Bizzarro e Vittorio Corcione, il commercialista agli arresti domiciliari, C. M., difeso dagli avvocati Giovanni Pignatelli e Antonio Del Vecchio.

Per il commercialista i magistrati del Tribunale del Riesame di Napoli hanno riqualificato il capo di imputazione in concorso esterno in associazione a delinquere. C.M. è stato considerato un fedelissimo dei Sangermano, pienamente coinvolto nelle attività illecite del sodalizio e fortemente preso in considerazione dalle figure apicali dello stesso. Componenti dell’organizzazione criminale che il professionista irpino frequentava con assiduità.

Ad avviso degli inquirenti «il suo operato contribuisce inconfutabilmente ad incrementare ed assicurare l’egemonia del clan sul territorio di operatività e solidità». A lui sono state affidate le risorse economiche del sodalizio. «Grazie alle sue conoscenze, con i rapporti con altri professionisti e funzionari consente ai componenti dell’organizzazione criminale ad aver accesso anche alle erogazioni pubbliche, nonché provvede al recupero delle somme di denaro prestate sotto forma di usura dalle persone inadempienti».L’udienza davanti al Collegio C del Tribunale di Nola si svolgerà il prossimo 14 giugno.

Altri indagati

Per tutti gli altri indagati raggiunti dalla misura cautelare (annullata dal Riesame prevalentemente per l’attualità delle esigenze cautelari) ci sarà invece un’udienza preliminare in cui si dovrà decidere se andranno o meno a giudizio.

Estorsioni anche in Irpinia

Ai presunti componenti del sodalizio criminale gli inquirenti contestano anche delle estorsioni per imporre la fornitura di mozzarelle ai locali, illecita concorrenza con minaccia e violenza contestata al solo N. S. per le forniture imposte ai titolari di imprese. Contestata anche la serie di estorsioni per accaparrarsi terreni nell’alto casertano. In particolare dalle indagini effettuate sul Clan Sangermano è emerso che nel giugno del 2017 alcuni componenti del sodalizio criminale – R.S. e S.S. - costringevano Andrea Canonico, collaboratore del ristorante “Quagliarella” ad acquistare trenta chili di mozzarelle, nonostante la scarsa qualità del prodotto che infatti veniva cestinato, procurando un ingiusto profitto con pari danno alla persona offesa.