Cluster covid 19 nella Rsa di Volturara: disposta l'archiviazione

Il gip Ciccone ha accolto la richiesta del pubblico ministero Teresa Venezia

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Volturara Irpina.  

 

 

di Paola Iandolo

Cluster Covid nella rsa di Volturara Irpina, il  gip Fabrizio Ciccone ha sciolto la riserva archiviando il procedimento a carico degli operatori della Rsa di Volturara Irpina. Il gip ha accolto la richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero Teresa alla quale si era associato l’avvocato Luigi Petrillo, difensore dei vertici della Rsa. Il gip peraltro scrive che è “di assoluta evidenza che, nel tentativo di fronteggiare l’emergenza, furono messi in campo dalla direzione di Villa Clementina tutte le risorse disponibili per l’attuazione delle strategia diagnostiche, terapeutiche ed assistenziali”.

Richiesta di archiviazione

I difensori dei tre imputati F.G. e M.A. e N.G., gli avvocati Nello Pizza e Luigi Petrillo, lo scorso 21 aprile avevano chiesto l’accoglimento della richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero Maria Teresa Venezia in quanto ritenevano che non ci fosse stato il cosiddetto «nesso eziologico» tra la mancata adozione di misure e il decesso degli otto anziani.

Le richieste degli avvocati dei familiari delle vittime

Gli avvocati dei familiari delle vittime che avevano presentato opposizione, invece chiesero che fosse rigettata la richiesta di archiviazione e che fossero disposti ulteriori accertamenti con la riapertura delle indagini sui vertici della Rsa di Volturara, F.G. e M.A. e N.G. la direttrice sanitaria accusati a vario titolo di epidemia colposa, omicidio colposo, abbandono di incapace, omissione in atti d’ufficio. I familiari di alcune vittime - difesi degli avvocati Rocco Bruno, Gerarda Pennella, Giovanna Pennacchio e Rosa Barletta e Irene Mariano - chiesero che fosse fatta luce su questa grave vicenda.

La ricostruzione

All’interno della struttura di Volturara Irpina nel novembre 2020, un focolaio da covid 19 determinò il decesso di 8 anziani dopo che ben 72 persone, tra gli 82 degenti e operatori, risultarono, infatti, positivi al virus.