Teatro Gesualdo, presunti ammanchi nelle casse: al via il processo in appello

Nove gli indagati tra cui l'ex presidente Cipriano. La prossima udienza è fissata per il 12 settembr

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

Ammanchi nelle casse del teatro “Carlo Gesualdo”: aperto il processo in appello per Luca Cipriano e altri 8 imputati. A presentare appello il pubblico ministero Teresa Venezia dopo che il gup del tribunale di Avellino aveva prosciolto tutti gli imputati. A processo era finito al termine dell’udienza preliminare solo Dario Bavaro, ex direttore del teatro. Per il lui il processo è in corso. Mentre è stata condannata a due anni e otto mesi di reclusione la responsabile della biglietteria.

Le contestazioni

I reati contestati sono quelli di peculato, abuso d’ufficio e falso ideologico commesso da pubblico ufficiale a seguito dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore presso il tribunale di Avellino Teresa Venezia con l'accusa, in particolare, una gestione amministrativa personalistica, segnata da assegnazioni e proroghe di servizi per il teatro senza rispettare i principi di rotazione e trasparenza ma, soprattutto, un ammanco nelle casse del massimo avellinese di circa 109mila euro.

Le indagini presero il via dopo una denuncia dell’ex sindaco

L'inchiesta è scaturita a seguito della denuncia dell'ex sindaco Paolo Foti e dei suoi funzionari che fecero scattare le indagini, nel maggio del 2016, quando ci furono le prime acquisizioni della documentazione relativa alle ipotesi di peculato. Secondo la Procura il consiglio d’amministrazione e il presidente non sarebbero intervenuti rimuovendo il direttore amministrativo Bavaro per gravi irregolarità, approvando bilanci dell’istituzione che non fotografavano il quadro reale dei servizi di cassa.