Inchiesta Comune di Avellino, al via gli accertamenti irripetibili sui cellulari

Acquisite le prime copie forensi dal cellulare dell'ex presidente della Del.Fes cestistica Irpina

inchiesta comune di avellino al via gli accertamenti irripetibili sui cellulari
Avellino.  

Sono terminate poco fa presso il comando dei carabinieri di Avellino,  le operazioni per acquisire le copie forensi dal cellulari dell'indagato Gennaro Canonico, ex presidente della Del Fes cestistica Irpina. Dopo la "sospensione" degli accertamenti tecnici irripetibili sui ddddd dispositivi sequestrati agli indagati e il "no" del Gip all’incidente probatorio sollecitato dalla difesa dell’ex sindaco Festa, l'avvocato Luigi Petrillo, sono state effettuate le prime copie forensi sui dispositivi telefonici ed informatici. Copie forensi che saranno effettuate sui telefonici e altri dispositivi sequestrati dai militari dell'Arma lo scorso 6 marzo. Accertamenti tecnici irripetibili disposti dal pm titolare del fascicolo di indagine su affidamenti, sponsorizzazioni e concorsi, Vincenzo Toscano, in un nuovo avviso notificato agli indagati. Ora si proseguirà il 2 maggio saranno effettuati quelli sui dispositivi dei fratelli Fabio (ai domiciliari) e Diego Guerriero (ex consigliere comunale indagato a piede libero), i due professionisti difesi dai penalisti Marino Capone e Nicola Quatrano. Il 4 maggio invece le copie dei dispositivi dell'ex dirigente comunale Filomena Smiraglia, anche lei agli arresti domiciliari difesa dal penalista Marco Campora, ed infine il 7 maggio quella sui dispositivi dell’ex sindaco Festa.

Decisione del gip su richiesta di revoca misura cautelare 

C'è attesa per la decisione del gip Giulio Argenio dopo l'istanza di revoca e attenuanzione della misura presentata dall'avvocato Luigi Petrillo per l'ex sindaco Gianluca Festa. Istanza di revoca presentata al termine dell'interrogatorio di garanzia, nel corso del quale l'ex sindaco  di Avellino ha fornito la sua versione dei fatti per bene quattro ore. Interrogatorio al quale erano presenti anche i pubblici ministeri Vincenzo Toscano e Vincenzo Russo.