di Paola Iandolo
"Ho trovato una famiglia numerosa... il figlio ha fatto domanda nell'azienda ...". Uno degli indagati che ha ricevuto l'avviso di conclusione delle indagini firmate dal pm De Angelis replica a questa affermazione fatta da un suo sostenitore: "fammi telefonare un amico... fammi vedere se..". E' un breve passaggio delle intercettazioni in mano agli inquirenti e contenute nell'avviso di conclusione delle indagini per 19 indagati. Ma gli inquirenti contestano ai fratelli Antonio e Emanuele Aufiero diversi episodi di corruzione elettorale quanto erano rispettivamente presidente del consiglio comunale e sindaco di Pratola Serra, comune sciolto per infiltrazioni camorristiche.
Spese per la campagna elettorale in cambio di appalti pubblici
In particolare gli inquirenti contestano ad Emanuele Aufiero (sindaco) e al suo vicesindaco dell'epoca di aver accettato e ricevuto la promessa da un imprenditore le somme di denaro (30mila euro) per compiere atti contrati ai doveri d'ufficio in materia di affidamento dei contratti di evidenza pubblica. Somme di denaro che servivano ad Aufiero per far fronte alle spese della campagna elettorale. Ad avviso degli inquireinti sarebbero diversi gli imprendotori che avrebbero accettato e proposto il patto corruttivo.
Inserimento negli elenchi per scrutatori
Ad avviso degli inquirenti Aufiero avrebbe promesso ad alcuni giovani di Pratola Serra di inserirli negli elenchi degli scrutatori in cambio del voto. Ma non solo. Aufiero si sarebbe interessanto anche per far ottenere il posto auto per disabili ad un suo conoscente, in cambio del voto.