di Paola Iandolo
Dopo il terzo attentato intimidatorio Luca Nappa e la fidanzata Angela non si arrendono alle minacce del racket: “Le bombe non ci fermeranno”. Domani, dopo aver ripulito e risistemato il negozio di gastronomia di Atripalda, sono pronti a riaprire i battenti. Prendere i responsabili, sarà una vittoria per tutti. I titolari dell'attività non si scoraggiano e anche questa volta rispondono alle bombe, rialzando la saracinesca dell'attività che ormai portano avanti da dodici anni. Danni ingenti all'attività: circa 15mila i costi da sostenere per rimettere tutto in ordine.
La ricostruzione
L'ordigno è stato fatto esplodere, come nel gennaio 2021, sulla soglia dell'esercizio commerciale, ubicato all'angolo tra via Fiume e via Tripoli. Un boato così forte che ha risvegliato dal sonno l'intero quartiere. Fortunatamente l'esplosione ha danneggiato solo la porta d'ingresso senza interessare l'interno dell'esercizio. Danneggiata anche un'auto parcheggiata dinanzi al negozio di prodotti tipici irpini. La deflagrazione ha mandato in frantumi i vetri delle finestre di un fabbricato al di là del fiume.Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Avellino e di quelli della locale stazione continuano per risalire agli autori. Elementi utili alle indagini potrebbe venire dai filmati delle telecamere di alcuni negozi vicini e dalla videosorveglianza del Comune. In un video, che sarebbe in possesso delle forze dell'ordine, si vedrebbe l'attentatore solitario agire a piedi collocando l'ordigno dinanzi l'ingresso per poi farlo deflagrare. Poi la fuga per via Tripoli, nel cuore del centro storico.