di Paola Iandolo
Lo operano per asportare un tumore dall’uretere destro, ma intervengono sul lato sano. Intervento chirurgico effettuato nel 2020 in una nota clinica della periferia cittadina.Rinviati a giudizio due di tre medici - F. S. e M.D. M. - accusati di omicidio e lesioni colpose in cooperazione e di aver cagionato la morte di E. C. sopraggiunta il 23 ottobre del 2020 dopo l’intervento chirurgico per una grave insufficienza renale da idronefrosi destra.V.T. è stata assolta con la formula "il fatto non sussiste". Il processo inizierà il 29 settembre prossimo davanti al giudice Calabrese.
Gli accertamenti peritali
I consulenti nominati dalla procura di Avellino le scorse settimane hanno eseguito gli accertamenti peritali per analizzare la documentazione acquisita e redatta prima del decesso per far luce sul caso. Tutto ruota attorno a una serie di errori e omissioni compiuti da parte dei medici prima ancora di sottoporre E.C. all’intervento chirurgico, fino ad arrivare ad operare il lato sano, con esiti nefasti per il paziente. I tre imputati sono difesi dagli avvocati Alberto Biancardo, Alfonso Laudonia, Orlando Sasso, Fabio Tulimiero e Claudio Sgambato.
