Due rapinatori arrestati, sorpresi in flagranza e una minorenne denunciata. Questi i risultati di un'operazione della squadra Mobile di Avellino che sono riusciti a fermare due pregiudicati, accusati di rapina in concorso.
La tecnica del finto nipote
In particolare, l'anziana vittima veniva contattata telefonicamente e il truffatore si fingeva il nipote, dicendo che un familiare era trattenuto presso la caserma dei Carabinieri e con la falsa motivazione che per essere rilasciato occorreva pagare una somma di denaro pari a 3000 euro.
La consegna del denaro
Le veniva così richiesta una somma di denaro pari a 2.200 euro rispetto a quanto già pagato, aggiungendo che sarebbe giunta presso la sua abitazione una ragazza incaricata dal maresciallo di Avellino. Così, gli autori del reato, approfittando della particolare vulnerabilità emotiva e psicologica, propria dell'età senile della persona offesa, riuscivano a farsi effettivamente consegnare la somma di denaro in contanti pari a 2050,00 euro.
Il pedinamento dei poliziotti
Fortunatamente alle calcagna dei truffatori c'erano gli uomini della Mobile, già impegnati in specifica attività finalizzata al contratto del crimine diffuso, che sono riusciti a bloccarli in tempo. La somma di denaro, provento dell'attività delittuosa, è stata recuperata e restituita alla persona offesa.
Condannati per direttissima
Il P.M. di turno della Procura della Repubblica di Avellino, avvisato dell'arresto, disponeva il trattenimento degli arrestati nelle camere di sicurezza, in attesa della fissazione dell'udienza di convalida e contestuale rito per direttissima. All'esito dell'udienza, svoltasi nella giornata di ieri presso il Tribunale di Avellino, entrambi sono stati riconosciuti responsabili del reato loro ascritto e condannati, con la richiesta del patteggiamento, a un anno e 4 mesi, con pena sospesa, e 400,00 euro di multa ciascuno.
Foglio di via
Ai predetti è stato altresì notificato il provvedimento del Questore della Provincia di Avellino, con l'ordine di lasciare il territorio di Avellino e il divieto di farvi ritorno, senza preventiva autorizzazione, per un periodo di quattro anni.