di Paola Iandolo
Asta dell'Ex Pagliarone, in aula tre testimoni. I testimoni ascoltati ieri durante l'udienza hanno confermato della presunta richiesta dei 120mila avanzata da Nicola Galdieri per garantire che Armando Aprile non partecipasse all’asta del ristorante.
In aula sono stati ascoltati la moglie di Gennaro Pascale, il suo socio e un dipendente. Fondamentale la testimonianza del socio della persona offesa nel processo sull'asta dell'Ex Pagliarone. Il testimone ha sostenuto di esser rimasto raggelato quando gli è stata fatta la richiesta della somma di denaro, così come Gennaro Pascale. Inizialmente ha riferito di aver pregato il suo socio di non coinvolgerlo ulteriormente in questa vicenda. A distanza di tempo - ha chiarito in aula - di aver saputo che accettarono di pagare la somma di denaro a Nicola Galdieri tramite Costantino Giordano. In aula alle domande del pubblico ministero della Dda di Napoli ha precisato che "decisero di pagare perchè avevano paura".
La genesi
Il processo che vede imputati - Nicola Galdieri, Renato Freda, Armando Aprile e Costantino Giordano - è quello nato dalle dichiarazioni dell'indagata nel processo "Aste OK" Livia Forte sull’asta dell'ex ristorante O'Pagliarone.I quattro sono accusati a vario titolo di di estorsione aggravata dal metodo mafioso e riciclaggio nei confronti degli stessi. L'ex sindaco di Monteforte Irpino Costantino Giordano,è accusato di aver concorso insieme al presunto boss del Nuovo Clan Partenio Nicola Galdieri all’imposizione di una quota di 120 mila euro per consentire che l’asta fosse aggiudicata dalla Monteforte Srls. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Alberico Villani, Gaetano Aufiero, Patrizio Dello Russo, Claudio Davino, Antonio Brigante e Gerardo Di Martino.
Il processo è stato rinviato al 26 settembre, per ascoltare altri testimoni.
