Avellino, picchiato e ridotto in fin di vita in carcere: "Cure mirate per Paolo"

A chiederle i familiari del detenuto Piccolo che versa in uno stato vegetativo al Moscati

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

Chiedono cure adeguate per il loro congiuto ridotto in fin di vita e che versa, ormai da mesi, in uno stato vegetativo all'ospedale Moscati di Avellino. A chiederle i familiari del detenuto Paolo Piccolo, picchiato brutalmente nel carcere di Bellizzi Irpino il 24 ottobre scorso. Domani mattina alle ore 11, i familiari del 26enne che versa in uno stato grave, Carlo Mele e il legale della famiglia Piccolo denunceranno la grave situazione in cui versa Paolo. Le strutture riabilitative Telese, Isernia, Terni non hanno disponibilità, ma Paolo ha bisogno di cure specifiche.


L'inchiesta

 La Procura di Avellino ha chiesto ed ottenuto il giudizio immediato nei confronti degli indagati, raggiunti il 10 marzo scorso da una misura cautelare in carcere. Il Gip del Tribunale di Avellino ha accolto la richiesta firmata dal sostituto procuratore che ha condotto le indagini, il pm Luigi Iglio, fissando il processo per il prossimo 27 giugno davanti ai magistrati del Collegio presieduto dal giudice Sonia Matarazzo.

Le accuse 

Gli indagati rispondono di tentato omicidio aggravato dalla crudeltà, resistenza a pubblico ufficiale e sequestro di persona. Alla luce degli interrogatorio di garanzia e anche dalle valutazioni sulla gravità indiziaria da parte dei giudici del Tribunale del Riesame, il rito immediato nei confronti degli indagati oggetto della misura cautelare è stato accolto dal Gip. L’indagine è stata coordinata dal pm Luigi Iglio e dallo stesso Procuratore Domenico Airoma.