Avellino, Dolce Vita: attesa la decisione sulle intercettazioni sensibili

Attesa domani l'ordinanza definitiva che stabilisce quali intercettazioni potranno essere distrutte

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Avellino.  

di Paola Iandolo 

Distruzione dati sensibili e ritenuti non rilevanti ai fini delle indagini nel processo “Dolce Vita”: dopo tre rinvii domani mattina è attesa l'udienza decisiva.Il Gip del tribunale di Avellino, Giulio Argenio dovrà valutare la richiesta avanzata dalle difese dei due indagati Fabio Guerriero e Gianluca Festa in merito alla distruzione di altre intercettazioni. Udienza che segue un lungo periodo di analisi  - effettuata nelle scorse settimane da due degli indagati, l’ex sindaco Gianluca Festa e l’architetto Fabio Guerriero - così come chiesto dai loro difensori.

I due hanno avuto accesso al materiale messo a disposizione dalla Procura della Repubblica di Avellino ed individuato un'altra decina di intercettazioni ritenute sensibili. Ma per tre intercettazioni il pubblico ministero Francesco Raffaele ha espresso parere negativo. I difensori hanno chiesto di poter visionare il materiale sul quale il pm ha espresso parere negativo e dunque stamane potrà arrivare l'ordinanza con la quale verrà deciso cosa potrà essere distrutto o meno. Solo dopo questa ulteriore udienza si potrà procedere con l'eventuale richiesta di rinvio a giudizio dei 28 indagati coinvolti in questo filone. 

La ricostruzione

Nella precedente udienza il pm della Procura di Avellino che segue le indagini, il sostituto procuratore Fabio Massimo Del Mauro, aveva rinnovato la richiesta di procedere alla distruzione delle intercettazioni e dei video, che non hanno una rilevanza investigativa e invece sono sensibili per la privacy di alcuni degli indagati e altri soggetti che non sono sottoposti ad indagine. Le difese, in particolare quella dell’ ex sindaco Gianluca Festa e dell’architetto Fabio Guerriero, gli avvocati Luigi Petrillo, Marino Capone e Nicola Quatrano, avevano formalizzato una richiesta di autorizzazione ai propri assistiti affinchè potessero visionare il materiale di cui si chiede la distruzione. Una richiesta accolta dal Gip Argenio, che con un’apposita ordinanza aveva autorizzato Gianluca Festa e Fabio Guerriero a visionare il materiale.