Avellino, nella relazione Dia l'inchiesta per corruzione al comune di Avellino

Dall'inchiesta emerge una certa propensione a delinquere da parte di alcuni amministratori

avellino nella relazione dia l inchiesta per corruzione al comune di avellino
Avellino.  

di Paola Iandolo 

“Nel periodo in esame, il panorama criminale irpino non ha fatto registrare significative evoluzioni. Le aree caratterizzate da maggiore presenza di organizzazioni delinquenziali restano la città di Avellino il Vallo di Lauro, al confine con Nola, e la Valle Caudina a ridosso della provincia di Benevento ove i principali fenomeni delittuosi restano le estorsioni, l’usura, lo spaccio di stupefacenti e, più di recente, le infiltrazioni criminali nelle aste giudiziarie”. E hanno aggiunto: ” Al riguardo, nella città di Avellino, permarrebbe attivo il Nuovo Clan Partenio, evoluzione dello storico clan Genovese,coinvolto anche nell'inchiesta “Aste ok” conclusa nel 2020, da cui è emerso, tra l’altro, l’inedito interesse del sodalizio per il settore delle aste giudiziarie. E' quanto emerge dalla relazione della Direzione Distrettuale Antimafia 2024 in merito al territorio irpino.

Il bersaglio le realtà amministrative

"La vulnerabilità di alcune realtà amministrative irpine sarebbe emersa anche da una recente indagine per corruzione che ha coinvolto Avellino unito alla sempre spiccata propensione ad influenzare le scelte delle amministrazioni locali a proprio vantaggio, ha coinvolto 2 alti funzionari del Comune di Avellino ed un libero professionista, conclusa dai Carabinieri 18 aprile 2024 con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 3 indagati. L’accusa è di falso in atto pubblico, peculato, la rivelazione e l’utilizzazione di segreto di ufficio, tentata induzione indebita e corruzione per l’esercizio delle funzioni. In particolare, l’attività di indagine avrebbe fatto emergere una serie di amministratori coinvolti avrebbero posto in essere allo scopo di favorire alcuni cittadini e imprenditori”.“Sebbene nel caso richiamato, allo stato, non sia stato rilevato il coinvolgimento della criminalità organizzata, emerge comunque una certa propensione a delinquere da parte di amministratori pubblici locali e conseguenza, potenziale esposizione degli Enti pubblici a fenomeni di infiltrazione da parte della criminalità organizzata.