di Paola Iandolo
L'Irpinia si ritrova isolata senza treni. Da Baiano per raggiungere Napoli è attivo solo il servizio bus. I pendolari del Mandamento, dopo la chiusura della linea Baiano Napoli hanno segnalato tutti i disservizi in Procura. A presentarlo i rappresentanti del comitato civico dei pendolari "Eavitiamolo" di Sperone che hanno infatti protocollato presso la Stazione dei Carabinieri di Avella un esposto-denuncia alla Procura di Napoli in riferimento al nuovo stop deciso da Eav per la Circumvesuviana, per poter effettuare la sostituzione di un ponte. Chiusura che si protrarrà fino a settembre della linea Baiano-Napoli). Ma non solo. All'esposto presentato in Procura segue anche l'invio di una lettera al Presidente Mattarella firmata e condivisa anche dai comitati e gruppi dei pendolari vesuviani "A. Cifariello", "Circumvesuviana Eav" e "No al taglio dei treni della Circumvesuviana".
La denuncia
I rappresentanti di "Eavitiamolo", il presidente ed ex sindaco speronese Salvatore Alaia e il portavoce Luigi Peluso, hanno quindi deciso di passare ad una linea di protesta più dura. "Abbiamo provveduto a depositare il nostro esposto relativamente alla sospensione per oltre quattro mesi del servizio ferroviario sulla linea vesuviana Napoli Baiano presso la locale stazione dei Carabinieri di Avella - dichiarano i due membri del direttivo - Ringraziamo per la disponibilità, la professionalità e la gentilissima attenzione il Comandate della Stazione dei Carabinieri di Avella, il Luogotenente Giovanni Marchitelli, oltre a tutti coloro che si sono resi disponibili ad avallare questa azione del comitato come persone informate dei fatti". Il comitato ha offerto la disponibilità di almeno sette testimoni per le indagini e prodotto documenti e foto allegati alla denuncia.
Il contenuto
L'esposto rende edotta la Procura della Repubblica di Napoli dei fatti, minuziosamente descritti, relativi alla chiusura per la seconda volta in otto mesi della linea ferroviaria Napoli Baiano in un periodo in cui l'anno scolastico è ancora in corso e le industrie agroalimentari del territorio sono nel pieno delle attività, creando enormi disagi ai fruitori del servizio ferroviario essenziale per la mobilità locale.
"Abbiamo rappresentato l'inesistenza della necessità e urgenza dei lavori al cavalcavia di Nola e che è infondata la motivazione per la quale il servizio ferroviario oggetto di sospensione fosse scarsamente utilizzato" hannon precisato Alaia e Peluso. Molte foto testimoniano il contrario. "Le motivazioni addotte da Eav relative alla sostituzione di emergenza del cavalcavia, non sussistono, poiché lo stesso cavalcavia è attenzionato da 5 anni e l'Ansfisa, l'agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, ne ha constatato l'agibilità".