di Paola Iandolo
Firmata la richiesta di rinvio a giudizio per quattordici persone, accusate a vario titolo di aver realizzato un presunto sistema di frode fiscale su fatture per operazioni inesistenti. I fatti contestati riguardano la concerria C.M di Solofra e al suo legale rappresentante, R. L., che risulta tra i principali imputati. L’udienza preliminare è fissata per il primo ottobre che verrà celebrata davanti al Gup Lucio Galeota.
Le accuse
Gli agenti delle fiamme gialle hanno - con accurate indagini - ricostruito che nel periodo d’imposta 2019 sarebbero state compiute diverse operazioni inesistenti per abbassare il reddito imponibile e di conseguenza l’IVA dovuta dalla società. L’inchiesta coinvolge numerose persone fisiche, tra rappresentanti legali di società e titolari di ditte individuali, tutte accusate di aver emesso fatture false nei confronti della C. M.
Gli imputati
C. T. difesa dall’avv. Raffaele Tecce; M. G., difeso dall’avv. Andrea D’Agostino; A. P. difeso dall’avv. Giovanna Perna; M. C., difeso dall’avv. Alessandro Cioffi; S. G., difeso dall’avv. Ciro Imparato; M. I., difeso dall’avv. Massimiliano Montefusco; C.D.U. e C. V., difesi dagli avvocati Fabio Salomone e Roberto Arcieri; E. S.P., difeso dall’avv. Valerio Giunta; B. P., difeso dall’avv. Giovanna Russo; P. G., difesa dall’avv. Andrea D’Agostino; M. J. T., difeso dall’avv. Luigi Palmieri; e M. T., difeso dall’avv. Massimiliano Montefusco.
