di Paola Iandolo
Le accuse rivolte dall’ex sindaco di Avellino Gianluca Festa nei confronti del procuratore Domenico Airoma, del pubblico ministero Vincenzo Toscano e del gip Giulio Argenio, sono finite in un fascicolo d’indagine aperto presso la procura di Roma.
Si procede nei confronti di Gianluca Festa per diffamazione, calunnia e minaccia a corpo politico e giudiziario. Il fascicolo è stato aperto dopo il deposito di un'informativa di reato presentata dalla Digos di Avellino che aveva acquisito tutte le dichiarazioni offensive mosse nei confronti dei magistrati.
L'informativa era stata inviata a Roma per competenza funzionale (in quanto le presunte persone offese sono dei magistrati) che ha aperto un fascicolo d'inchiesta.
La ricostruzione
Nell'intervista rilasciata, dopo la notifica dell'avviso di conclusione delle indagini, Festa aveva insinuato la manomissione delle intercettazioni a suo carico, ritenendo alcune trascrizioni false. Per di più aveva "sfidato" ad ascoltare il contenuto di queste conversazioni - in piazza Libertà - il procuratore capo Domenico Airoma, il sostituto Vincenzo Toscano e il gip Giulio Argenio. Dichiarazioni ritenute offensive e lesive del decoro e della professionalità dei magistrati impegnati nella vicenda giudiziaria che riguarda l'ex primo cittadino, sia dall'ANM di Avellino, dalla Giunta Esecutiva Sezionale di Napoli dell'ANM, che dalla Camera Penale Irpina, presieduta dall'avvocato Gaetano Aufiero.
