di Paola Iandolo
Nessuna perizia bis sul nesso causale tra esposizione all’amianto e decessi dei lavoratori dell’ex Isochimica. Ed ancora verranno ascoltati tre consulenti tecnici della Procura di Avellino, il collegio peritale guidato dalla dottoressa Carmen Sementa. A stabilirlo i giudici della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli che hanno parzialmente accolto uno dei motivi di Appello proposti dalla difesa dell’ ingegnere Vincenzo Izzo, rappresentata dal penalista Alberico Villani e da Rfi come responsabile civile, rappresentata dall’avvocato Antonio Fiorella.
Il processo davanti ai giudici di Appello proseguirà il prossimo 3 novembre. Sarà in quella data che i giudici della Prima Sezione Penale della Corte di Appello di Napoli riprenderanno il processo di secondo grado per il disastro dell’ex Isochimica, in cui sono chiamati a decidere dopo i ricorsi sia della Procura che delle difese contro il verdetto di primo grado del collegio presieduto dal giudice Sonia Matarazzo del 28 gennaio 2022, dopo una camera di consiglio durata circa tre ore avevano accolto l’eccezione di nullità della citazione a giudizio che aveva escluso gli operai “viventi” vittime di lesioni presentata dal penalista Alberico Villani.
Davanti alla Corte di Appello ci sono i 28 imputati per cui è stata proposta impugnazione da parte della Procura della sentenza di primo grado. Gli ex operai che sono rientrati nel processo sono rappresentati dagli avvocati Brigida Cesta, Angelo Polcaro, Carmine Monaco, Antonio Petrozziello, Domenico Carchia, Ennio Napolillo, Claudio Frongillo, Eleonora Guerriero, Nicola D’Archi, Gerardo Santamaria, Bartolo Senatore, Carmine Freda, Carmine Lo Conte, Antonio Larizza, Antonio Romano, Annunziata Teschio, Paola Albano, Maria Golia, Francesco Micciche’, Mara Iandolo, Rolando Iorio, Antonio Colucci, Antonio Iannaccone, Domenico Festa, Mario Di Salvia.
