di Paola Iandolo
Condannato ad un anno e due mesi con pena sospesa e non menzione nel casellario giudiziale per l’ex sindaco Emanuele Aufiero e i componenti della giunta. Assoluzione “perche’ il fatto non costituisce reato” per tutt i consiglieri comunali di maggioranza, compreso l’ex primo cittadino Antonio Aufiero.
Questa la sentenza emessa dal giudice monocratico del Tribunale di Avellino Elena Di Bartolomeo nel processo per il presunto falso in bilancio al Comune di Pratola Serra. La condanna è stata inflitta in primo grado ai componenti della giunta: Emanuele Aufiero, Marianna Galdo, Simona Silano, Angelo Capone e Felice De Palma.
Assolti Fabrizio Graziano, Raffaele Pisano, Antonio Aufiero, Giovanni Melillo e Stefania Scannella.
Le richieste
La Procura aveva invocato la condanna di tutti gli imputati per il presunto falso in bilancio 2017 nel Consuntivo del Comune di Pratola Serra. L’avvocato di parte civile, per il Comune di Pratola Serra, aveva invece invocato una condanna al risarcimento danni per cinquecentomila euro. Al termine della sua requisitoria davanti al giudice monocratico del Tribunale di Avellino Elena Di Bartolomeo, erano state dieci le richieste di condanna avanzate in aula. ll collegio difensivo composto dagli avvocati Nicola D’Archi, Alberico Villani, Maria Stella Saveriano, Enrico Matarazzo, Raffaele Tecce e Teodoro Reppucci aveva invocato l'assoluzione per tutti gli imputati.
La ricostruzione
Gli imputati rispondevano a vario titolo di falsità materiale ed ideologico in atto pubblico, in concorso tra loro ed in qualità di componenti del consiglio comunale del comune di Pratola Serra – nell’ambito del procedimento amministrativo relativo all’approvazione del bilancio consuntivo dell’Ente per l’anno 2017 – avrebbero attestato falsamente i fatti dei quali l’atto era destinato a provare la verità. Nell’allegato al documento finanziario denominato “prospetto dimostrativo del risultato di amministrazione” avrebbero riportato residui attivi per 8.415.333,86 e residui passivi per euro 6,695.352,46 ed un risultato amministrazione in avanzo per 1,719.981,40. Dunque avrebbero esposto residui attivi per un totale di 136mila euro circa. Crediti inesistenti ad avviso della procura di Avellino, guidata dal procuratore Domenico Airoma.
