di Paola Iandolo
Rigettata l'istanza di revoca della misura cautelare presentata dai difensori dell’imputato. Il tribunale di Avellino, in composizione collegiale, presieduto dal giudice Lucio Galeota non solo ha continuato ad escutere altri testi dell’accusa con riferimento agli episodi criminosi contestati a M. A.P., difeso dagli avvocati Vittorio Fucci e Daniela Martino, ma ha anche rigettato la richiesta di revoca della misura in atto, presentata dai difensori dell’imputato.
Determinanti per la sussistenza della misura in atto la testimonianza della persona offesa, l'ex fidanzata del giovane imputato, difesa dall’avvocato Giovanna Coppola, che ha confermato una pluralità delle condotte allarmanti poste in essere dall’imputato. Dunque, M.A.P. rimane sottoposto alla misura dell’obbligo di dimora in Rotondi, applicazione del braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento alla persona offesa. L’udienza è stata rinviata a ottobre per escutere gli altri testi citati dalla Pubblica Accusa.
