Il tribunale di Avellino ha revocato la misura cautelare anche per i due figli del medico accoltellato ad agosto dello scorso anno durante la rissa avvenuta in via Ferrari tra due nuclei familiari, per questioni di eredità. Il tribunale ha disposto la revoca del divieto di avvicinamento alle persone offese per G.C. e A.C. ancora sottoposti alla misura. Ora i due giovani - figli del noto medico U.C. accoltellato ad agosto scorso - tornano liberi e potranno rientrare nell'abitazione dei nonni.
I componenti di due nuclei familiari, arrivati alle mani, vennero sottoposti agli arresti domiciliari: per la moglie C.D.P. e i due figli G.C. e A.C. del medico ferito a coltellate U.C. (tutti difesi dagli avvocati Michele Florimo e Antonio Leone). Coinvolti anche due anziani coniugi E.D.P. e M.A. (difesi dall'avvocato Raffaele Scarinzi) che avrebbero accoltellato il professionista. Dunque i cinque componenti dei due nuclei familiari che presero parte alla violenta rissa vennero accusati di rissa aggravata. Le misure applicate inizialmente vennero attenuate successivamente. Indagati a piede libero anche il medico e un pregiudicato della zona, tutti rinviati a giudizio e il processo è in corso.
Durante il violento litigio spuntarono improvvisamente anche un coltello e un bastone. L'alterco si trasformò in una vera e propria rissa, che vide coinvolte almeno sette persone, parenti dei due nuclei familiari rivali. Il medico venne raggiunto da una coltellata e venne trasportato al pronto soccorso dell’ospedale San Pio di Benevento. Mentre uno dei figli del medico riportò una seria ferita al capo, inferta con un bastone. Molto meno gravi, invece, le condizioni di altri due feriti che comunque hanno dovuto far ricorso alle cure dei sanitari dell’ospedale di Benevento.
