Concorsi all'Asl di Salerno: indagato Enzo Alaia, perquisiti casa e ufficio

La Procura di Avellino sospetta irregolarità nello svolgimento dei concorsi

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Gli investigatori hanno già acquisito materiale utile alle indagini, ascoltato diverse persone. Inoltre, a corroborare le ipotesi di reato numerose intercettazioni

Avellino.  

Inchiesta concorsi all'Asl di Salerno, indagato il presidente della Commissione Sanità alla Regione Campania, Enzo Alaia. A comunicarlo è lui stesso attraverso un post facebook.

Sei  le persone indagate

Questa mattina i carabinieri di Salerno hanno eseguito, su ordine della Procura di Avellino (pubblico ministero Francesco Raffaele) un decreto di perquisizione presso la sua abitazione e il suo ufficio, i militari hanno disposto il sequestro di materiale utile alle indagini. Al momento sono sei le persone indagate, ma il numero è variabile.

Ipotesi di reato

Le ipotesi di reato sono relative ad irregolarità nello svolgimento di concorsi pubblici presso la Asl di Salerno. Secondo le accuse l'indagato avrebbe favorito alcuni aspiranti a superare il concorso.

Intercettazioni nel fascicolo della Procura

L'inchiesta nasce a Salerno in seguito ad alcune segnalazioni per lo svolgimento di un concorso pubblico, per l'assunzione presso l'azienda sanitaria locale. Gli investigatori hanno già acquisito materiale utile alle indagini, ascoltato diverse persone. Inoltre, a corroborare le ipotesi di reato numerose intercettazioni. 

Questo il post di Enzo Alaia che chiarisce:

Cari amici, con la chiarezza che ha sempre contraddistinto il rapporto che ho con ognuno di voi, voglio essere io a comunicarvi di aver appreso stamani di essere interessato da un'inchiesta della magistratura per presunte irregolarità in vicende amministrative. Con grande serenità vi dico che sono del tutto estraneo ai fatti che vengono indicati nel provvedimento a me notificato.

Pertanto, con spirito ampiamente collaborativo, nutro l'auspicio che presto emerga tale mia totale estraneità e, nel contempo, esprimo la massima fiducia nell'operato della magistratura. Ho affidato al mio legale, l'avvocato Benedetto De Maio, il compito di difendere la mia onorabilità in ogni sede e appena avrò contezza degli atti dell'indagine chiederò di essere ascoltato dagli inquirenti.

C'è in me la piena consapevolezza di aver sempre agito nel rispetto della legalità e dell'etica e forte di questa consapevolezza guardo al futuro con la serenità di sempre.