di Paola Iandolo
Dopo aver violato la misura degli arresti domiciliari - nel gennaio del 2022 - ha minacciato due agenti penitenziari del carcere di Bellizzi Irpino affinché lo facessero entrare, perché non sopportava la misura degli arresti domiciliari e la coabitazione forzata con i familiari. Per queste condotte stamattina è stata emessa sentenza di assoluzione per Omar D’Argenio, 48enne avellinese, difeso dall’avvocato Danilo Iacobacci. Assolto con formula piena sia dalle accuse di evasione che per le minacce proferite nei confronti degli agenti.
La ricostruzione
Il 31 gennaio 2022, dopo aver violato la misura si era allontanato dalla sua abitazione ubicata in via Di Capua e una volta arrivato davanti all’istituto penitenziario di Avellino ha iniziato ad inveire contro il dirigente e il vice sovrintendente della polizia penitenziaria: "adesso io voglio entrare in carcere e se non mi fai entrare adesso scasso tutte le macchine qui davanti e commetto altri reati. Se mi mandi un’altra volta a casa scappo nuovamente e faccio altre cose gravi che non avete neanche in mente" ed ancora "bastardi mi dovete arrestare, pezzo di merda mi deve arrestare".
Le condotte
Incurante degli inviti rivoltigli dagli agenti penitenziari di non superare la sbarra, riusciva a entrare nella zona intercinta, prospiciente agli uffici della Direzione continuando ad usare violenza e minaccia nei confronti del personale in servizio presso la casa circondariale di Bellizzi Irpino pronunciando le parole "se non mi arrestare rompo tutto". Minacce rivolte agli uomini in divisa per costringerli a compiere atto contrario ai doveri del proprio ufficio, opponendosi con forza ai pubblici ufficiali che stavano compiendo un atto del loro ufficio. Omar D’Argenio era sottoposto alla misura degli arresti domiciliari in quanto coinvolto nell’operazione Delivery con la quale gli inquirenti avevano smantellato dopo il lock down una piazza di spaccio di sostanze stupefacenti in città, dedita alle consegne di hashish e marjuana anche a domicilio durante il periodo d’emergenza sanitaria.
