Mercogliano, rapina alla gioielleria: gli accordi in un autolavaggio

Il 16 ottobre è stato fissato l'interrogatorio di garanzia per i sei indagati raggiunti dalle misure

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Mercogliano.  

di Paola Iandolo 

F.L. e S.G. sono accusati di aver fornito supporto logistico ed organizzativo alla banda dedita alle rapine delle gioiellerie. I due informatori irpini e i componenti della banda - in tutto nove persone - si sono incontrate più volte presso un autolavaggio. E' lì che il gruppo criminale, proveniente da Napoli, ha programmato le attività preparatorie e dove è stata prelevata l'autovettura utilizzata per compiere l'azione criminosa.

Il colpo era stato studiato nei minimi termini grazie alle informazioni e al supporto fornito dai due informatori irpini. Sono loro ad aver individuato l'attività commerciale da colpire. Ma non avevano messo in conto la reazione del titolare dell'attività commerciale adiacente alla gioielleria presa di mira. Grazie al suo intervento, nonostante le armi in pugno, i componenti della banda sono dovuti fuggire a mani vuote. 

Per i sei componenti della banda che stamane sono stati raggiunti dalle misure cautelari - quattro in carcere e due ai domiciliari - è già stato fissato l'interrogatorio di garanzia previsto per il 16 ottobre. Va precisato che per le due donne componenti il gruppo - le prime ad aver accesso nell'attività fingendosi delle clienti - lo scorso 19 giugno, il GIP di Avellino aveva già emesso ordinanza applicativa della misura coercitiva della custodia cautelare in carcere.