Avellino, inchiesta Do Ut Des: arriva un nuovo sequestro per circa 80mila euro

Gli indagati sono accusati di corruzione, falsità materiale e falsità ideologica

avellino inchiesta do ut des arriva un nuovo sequestro per circa 80mila euro
Avellino.  

di Paola Iandolo 

Il pubblico ministero titolare dell'inchiesta Do Ut Des ha disposto un nuovo decreto di sequestro preventivo d'urgenza per circa 78mila euro non vincolati dal gip Mauro Tringali. Infatti quest'ultimo dopo il sequestro bis dei soldi rinvenuti presso l'abitazione di A.R.ha convalidato la misura solo per circa 17mila euro. Dunque la restante parte dei 95mila euro inizialmente sequestrati dovevano essere svincolati, ma il pubblico ministero ha firmato un nuovo sequestro d'urgenza preventivo. A suo avviso anche questa restante somma di denaro è da considerarsi provento degli affari illeciti posti in essere dai cinque indagati, tre dipendenti della Provincia di Avellino e due titolari delle ditte edili beneficiari degli appalti pilotati.

Intanto si attendono gli esiti degli accertamenti effettuati usui cellulari degli indagati. Infatti i militari del Nucleo di Polizia Economica e Finanziaria delle Fiamme Gialle avevano già acquisito una serie di documenti e con l’ ausilio dei due consulenti nominati dal sostituto procuratore Fabio Massimo Del Mauro, hanno estratto la copia dei dispositivi. Nell’inchiesta, oltre ai tre funzionari della Provincia S.D., A.R e C.C. ci sono anche gli imprenditori E. L. e G. P. difesi dagli avvocati Claudio Frongillo, Ennio Napolillo, Giorgio Palma e Nello Pizza.  I militari delle fiamme gialle oltre a passare al setaccio determine e atti di gara relativi ai due funzionari e alle due imprese coinvolte nella presunta trama corruttiva, hanno già lavorato per mesi su conti correnti e bonifici degli indagati, oltre che sulle tracce emerse dai tabulati telefonici. Gli inquireinti hanno acquisito una mole enorme di intercettazioni durante la fase delle indagini.