Montoro, accusato di maltrattamenti in famiglia: prosciolto cinquantenne

Si attendono le motivazioni della sentenza

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Montoro.  

di Paola Iandolo

I giudici del Tribunale collegiale di Avellino hanno riqualificato l’accusa di maltrattamento nei confronti della moglie da parte di un quarantottenne di Montoro, sottoposto al divieto di avvicinamento con braccialetto elettronico, in quella di minacce, prosciogliendo l’imputato per particolare tenuità del fatto.

Il pm della Procura di Avellino Chiara Guerriero aveva invocato nei suoi confronti una condanna a tre anni di reclusione. L’imputato, difeso dall’avvocato Alberico Galluccio era stato denunciato della moglie, una quarantacinquenne della zona. L’ultima condotta violenta contestata era dotata febbraio 2025.

Per la difesa non si sarebbero concretizzati gli elementi per poter contestare il reato di maltrattamenti in famiglia, visto che dopo la rottura non c’era più un rapporto di convivenza e che non si trattava di maltrattamenti, come hanno convenuto gli stessi magistrati del Tribunale collegiale. Ora si attendono le motivazioni della sentenza.