Fiorentino nuovo presidente del Centro Dorso

Eletto all'unanimità. L'appello ai giovani: iniziative per il risveglio della città.

Tutti i componenti del comitato scientifico.

Avellino.  

Luigi Fiorentino, vice segretario alla Presidenza del consiglio dei ministri, è il nuovo presidente del Centro di ricerche Guido Dorso, eccellenza della cultura irpina.

Raccoglie il testimone di Sabino Cassese e lavorerà in continuità con la sua linea, anzitutto per appianare i contrasti con la Regione che erano stati motivo delle dimissioni Cassese: in aperta polemica con Palazzo Santa Lucia per la mancanza di fondi da destinare al Centro.

Clicca sulla foto in alto e guarda il servizio realizzato per il tg di OttoChannel (canale 696 del digitale terrestre) dal collega Angelo Giuliani.

L'appello di Fiorentino, che ha incassato anche il placet delle istituzioni, dal sindaco Foti al presidente Gambacorta, è alle giovani intelligenze irpine. Obiettivo: lanciare proposte per la città e iniziare un risveglio civico e culturale

Luigi Fiorentino, nato a Paternopoli, 57 anni, già vice presidente del Centro Dorso dal 2015, succede – come detto - al professor Sabino Cassese, al quale i soci hanno rivolto un vivo ringraziamento per l’impegno profuso e per il ruolo determinante nell’opera di rafforzamento e di rilancio del Dorso.

Fiorentino ha alle spalle una lunga carriera ai vertici dell’amministrazione pubblica. È stato capo di Gabinetto del Ministro per gli affari regionali e dei Ministri dell’istruzione dal 2007 al 2014; dal 2007 al 2011 è stato segretario generale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato. Ha scritto in materia di diritto amministrativo, collabora con riviste specializzate, docente in diverse Università, ha curato per il Centro Dorso il volume Idee per lo sviluppo dell’Irpinia.

È stato eletto anche il vice presidente, Nunzio Cignarella, ed è stato integrato il Comitato scientifico con Gerardo Capozza, Mimmo Carrieri, Alfonso Dell’Erario, Mario De Prospo, Toni Ricciardi, Marco Rossi-Doria, Aldo Sandulli e Giovanni Solimine.