Nuovo traguardo prestigioso per Emanuela Sica

La cerimonia di premiazione si è tenuta presso il Real Sito Monumentale di San Leucio, Caserta

Ultima luna, lavoro letterario il cui titolo è ispirato dall’omonima canzone di Lucio Dalla...

L’ultima Luna, Pensa editore di Emanuela Sica avvocato e scrittrice vince il premio della critica al concorso letterario internazionale “Tra le parole e l’infinito”, Award Cultural Festival International [XIX Edizione].  La cerimonia di premiazione si è tenuta presso il Real Sito Monumentale di San Leucio Caserta.

Ultima luna. Lavoro letterario il cui titolo è ispirato dall’omonima canzone di Lucio Dalla (artista e maestro delle introspezioni più meditanti ed umanistiche dai tratti essenzialmente onirici) che affronta la vita, l’amore, la morte, la mitologia in un intreccio di fatti ed eventi, il più delle volte, realmente accaduti ed a tratti mitologicamente agganciati alla storia dell’umanità.

Vite che si innestano nella genesi dell’essere, nella sua trasformazione, evoluzione ed involuzione. Nel libro si racconta l’amore e le sue infinite metamorfosi e catarsi; la vita e le sue concretezze di cronaca, attualità e storia, in una danza cruenta (e impari) con la morte; la mitologia e le sue strabilianti storie nell’eterna lotta tra Eros e Thanatos.

Racconti e monologhi che aprono, scenograficamente, il sipario su un mondo, antico e moderno, fatto di uomini e donne che (realmente -attraverso storie vere- oppuremitologicamente) con le loro azioni, omissioni o sottomissionihanno lasciato un segno, a volte profondo a volte superficiale, nella vita di ognuno di noi. L’incipit è un germoglio che diventa pianta. Il seme è quello dell’Amore.

Amore che cresce e si trasforma (a volte) sino a diventare l’involuzione del suo stesso nome, si trasforma in peius nel suo significato originario, diventando amore tossico e dando nutrimento e linfa alla più atroce violenza di genere. Si prosegue con la cronaca, con le storie nere e vere, di terribili martirii. Si narrano le esistenze di esseri umani che chiamiamo eroi oppure conosciamo solo in punto di morte nelle stragi di mafia e di terrore, figlie innaturali dei vecchi e nuovi tempi.

Ancora racconti e monologhi come cospicue testimonianze, liricamente meditanti, della grave crisi della civiltà in cui viviamo con un'opposizione condotta, manco a dirlo, in nome dell'humanum, ovvero dei valori razionali ed emozionali su cui si fondano la libertà, la dignità e l'uguaglianza, di cui una delle più significative ed eminenti espressioni sono le humanae litterae. 

Redazione Av