Avellino, l’Aula Magna del «Cimarosa» sarà intitolata a Mario Cesa

Ad un anno dalla scomparsa del compositore, sabato il ricordo in Conservatorio

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Avellino.  

La nuova Aula Magna del Conservatorio di Avellino sarà dedicata a Mario Cesa, compositore irpino scomparso lo scorso anno, considerato tra i più autentici testimoni della musica contemporanea in Campania, figura di primo piano del panorama culturale internazionale, le cui opere sono conosciute ed apprezzate in tutto il mondo.

Sabato 11, alle ore 10.30, sarà scoperta la targa alla presenza del presidente Achille Mottola e del direttore Maria Gabriella Della Sala.

Previsti i saluti istituzionali del Prefetto di Avellino, Paola Spena, del vicepresidente della Provincia, Costantino Giordano e del sindaco Gianluca Festa.

Inaugurato lo scorso anno, il piccolo auditorium che sarà intitolato a Mario Cesa, si estende su una superficie di oltre 230 metri quadrati. Utilizzata per le sessioni di laurea e per le prove generali dei concerti messi in scena dall’Ateneo musicale di Avellino, l’Aula Magna è dotata di palcoscenico e 100 posti a sedere.

Il ricordo del compositore sarà affidato alle testimonianze del giornalista Generoso Picone e del Maestro Gianvincenzo Cresta.

Nell’occasione sarà anche presentato l’ultimo lavoro di Mario Cesa prodotto dalla Ema Vinci, Concertante-TriviEnsemble, che ha visto la collaborazione degli allievi della classe di Tecnico del Suono del Conservatorio di Avellino, del Maestro Massimo Aluzzi. Un’opera che contiene tre inediti: Concertante (che dà il titolo alla produzione), I Triviarchi e Phersu.

Gianvincenzo Cresta, compositore e docente del «Cimarosa», proporrà l’ascolto di alcune tracce: «Ricordare Mario Cesa vuol dire far vivere le sue partiture e questo si può realizzare attraverso un progetto organico essenzialmente organizzato in tre fasi: lo studio analitico delle sue musiche, un lavoro sulla prassi esecutiva e l'esecuzione. È un cammino lungo che deve incontrare la volontà di tutti, ma è l'unico possibile, l'unico che proietta nel futuro l'opera di Mario».

L’obiettivo del Conservatorio è quello di «riportare al centro dell’attenzione la figura di Mario Cesa. Rappresentava un riferimento a livello nazionale e internazionale. Le sue opere sono conosciute in tutto il mondo e attraverso i suoi spartiti vogliamo che Cesa continui ad essere punto di riferimento per intere generazioni di musicisti», hanno dichiarato il presidente Achille Mottola e il direttore Maria Gabriella Della Sala.