Ariano, il saluto di fine anno del dirigente scolastico Bosco

"Confido in un tempo migliore, per potervi riabbracciare e godere della vostra vicinanza"

ariano il saluto di fine anno del dirigente scolastico bosco

La lettera...

Ariano Irpino.  

Il dirigente scolastico della scuola media Mancini e materna ed elementare Gabriele Grasso, istituti situati nel popoloso rione Cardito e che preferiamo chiamare sempre con i loro nomi originali scrive alle famiglie, allievi, al personale docente e ai  componenti del consiglio di istituto.

"Cari studenti, insegnanti, genitori, personale ausiliario ed amministrativo, oggi sono tante le persone che vorrei ringraziare, tutte quelle che in questo anno scolastico “particolare” hanno lavorato e partecipato alle attività dell’Istituto in modo così intenso. Nel ringraziarvi, penso alle tante attività che abbiamo portato a termine, con non pochi sacrifici, agli spunti di riflessione e di arricchimento professionale che mi hanno aiutato a migliorare il mio lavoro ed il servizio erogato, a quanti hanno voluto affidarmi il proprio punti di vista per fare meglio ed in modo più incisivo ed efficace.

La mia azione, in questa fase delicata, è stata orientata a raccogliere le sfide delle trasformazioni che sono apparse davanti ai nostri occhi in questi ultimi mesi, come ad Italo Calvino nelle “Lezioni americane”, 1988, apparvero le sfide che l’umanità avrebbe dovuto accogliere nel prossimo millennio: leggerezza, rapidità, esattezza, visibilità, molteplicità e coerenza (solo progettata).

Ho considerato, in questo anno più che mai, l’ambiente di lavoro “un laboratorio” dove potenziare la vivacità dell’intelligenza, la velocità del ragionamento, la fedeltà all’idea di misura e buon senso, la consapevolezza del limite, la combinazione di esperienze e informazioni.

Partendo da tali presupposti, ho cercato di istaurare con tutti un rapporto comunicativo partecipe e consapevole, potenziando il senso di appartenenza, l’atteggiamento di fiducia e di lealtà in grado di evitare a tutti logoranti posizioni di dipendenza. Partecipazione assidua ai lavori, informazione fedele, leale e rapida, dialogo e consultazione hanno rappresentato il metodo per migliorare l’attività lavorativa di ciascuno consentendo una ricaduta nell’organizzazione per il miglioramento dell’azione dell’intera comunità scolastica.

Ecco perché oggi, nel momento in cui si conclude questo annus horribilis, la mia riconoscenza va a tutti voi, per la dedizione, la competenza professionale e l’impegno civile ed umano dimostrato.

Quanto a me, in questo anno, ho imparato ad ascoltare con maggiore attenzione e, talvolta, a riflettere in silenzio, perché il silenzio è spesso una forza più grande della parola. L’ascolto, e la riflessione, ci sollecita a vedere le cose con maggiore chiarezza e da vari punti di vista.

Nessuno, qualunque sia il ruolo o la funzione che ricopre, può vedere mai la sommità della propria testa [per citare una vecchia tradizione africana]: per vedere chiaro -e magari al di sopra della nostra stessa testa- viene sempre il momento in cui abbiamo bisogno dell’aiuto degli altri, della collaborazione leale e fedele di quanti ci circondano. Per questo, grazie a tutti Voi ho potuto portare avanti, con onore, spirito di abnegazione e senso delle Istituzioni, il mio dovere: quello di promuovere una istruzione di qualità, nel rispetto dei diritti e la tutela dei bisogni di ognuno, anche in condizioni avverse come quelle che abbiamo vissuto e che, per certi versi, ancora viviamo, anche se con segnali di progressiva ripresa.

Oggi, pertanto, a conclusione di questo anno intenso, per me come per tutti voi, Vi saluto tutti con sincera commozione. Un pensiero particolare rivolgo, mi sia consentito, ai componenti dello Staff della dirigenza, che non hanno mancato di essere al mio fianco, specie nei momenti più complessi che la situazione pandemica ci ha fatto conoscere.

Ringrazio gli insegnanti, dei tre ordini di scuola, che tra non poche difficoltà, ma sempre con entusiasmo, hanno accolto le sfide della didattica a distanza, arrivando a studiare un nuovo paradigma, per noi stessi impensabile sino a qualche mese addietro, per coniugare tecnologia, conoscenze pedagogiche, didattiche e metodologiche, e non in ultimo, capacità etiche ed umane.

Non posso non ricordare, in aggiunta, lo sforzo del personale ausiliario e di segreteria che si è prodigato per consentire comunque, anche se in modalità diverse dall’ordinario, l’avanzare delle normali attività amministrative.

Ringrazio il Consiglio di Istituto, nella componente genitori, insegnanti e Ata, che con presenza discreta ma sempre propositiva e collaborativa, hanno consentito alla nostra Istituzione scolastica di raggiungere anche gli allievi che, la pandemia, ha rischiato di isolare!

Ringrazio, in modo sentito e particolare, gli studenti (i miei studenti!) e le loro famiglie con i quali c’è sempre stato un dialogo aperto e costruttivo. 

A loro, a ben ragionare, abbiamo tutti richiesto lo sforzo maggiore in questo periodo particolare che abbiamo vissuto e che ancora viviamo. Per questo li ringrazio in modo accorato e li invito a continuare sulla strada che abbiamo cercato di tracciare, io e gli insegnanti, per far crescere e consolidarsi in loro, giorno dopo giorno, la cultura dell’indipendenza, della solidarietà, della non violenza e della pace, una cultura che creda nel ruolo dell’istruzione per arricchire la sostanza della vita nel rispetto della dignità, dei diritti e dei bisogni di ciascuno.

Confido in un tempo migliore, nell’imminente futuro, per potervi riabbracciare e godere della vostra vicinanza."